Home Modena Giornata del Contemporaneo: sfilata di moda ai Musei Civici di Modena

Giornata del Contemporaneo: sfilata di moda ai Musei Civici di Modena


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La moda “Bio” della stilista modenese Cecilia Rinaldi sfila a Palazzo dei Musei, in largo Sant’Agostino a Modena, proponendo un dialogo con le opere d’arte e i reperti archeologici dell’antica Mutina romana. Sabato 14 ottobre alle 18:30, infatti, in occasione della tredicesima edizione della “Giornata del Contemporaneo”, al Lapidario romano dei Musei civici di Modena Palazzo dei Musei, verrà presentata “Rinascenze – Collezione Autunno Inverno 2017/2018”, la quarta e nuova collezione Bio di Cecilia Rinaldi. La stilista proporrà, a partecipazione libera e gratuita per tutti, una sfilata itinerante e interattiva accompagnata da musica dal vivo e DJ set, immagini e video. Un percorso suggestivo che si appropria della cornice scenografica offerta dallo scalone monumentale del Palazzo dei Musei fino ad arrivare al terzo piano, dove i Musei civici di Modena ospitano la collezione di tessuti antichi del Conte Luigi Alberto Gandini, alla quale la giovane stilista si è ispirata.

“La terra vuota, i tuberi secchi, gli arbusti inariditi, evocano la morte ma solo temporanea in attesa di una violenta resurrezione” è così che Rinaldi descrive lo stile puro ed essenziale delle sue collezioni uomo/donna, la rinascita appunto di una moda etica e sostenibile che utilizza solo tessuti organici 100 per cento naturali.

Giovanissima, Cecilia ha studiato all’Accademia Art Fashion and Design di Firenze, dove attualmente insegna, e ha viaggiato in Europa e in America incontrando il movimento della Slow Fashion.

Per le creazioni di questa sua collezione, Cecilia Rinaldi si è lasciata ispirare dalla prestigiosa collezione di tessuti Gandini dei Musei, che offre un ricchissimo e variegato campionario di filati, di tecniche e ornati dell’arte tessile, prevalentemente italiana ed europea, dal Medioevo all’Ottocento. Le stampe sugli abiti riprendono alcuni motivi dei tessuti antichi e sono stati realizzati in collaborazione con “Medulla”, laboratorio di serigrafia di Modena specializzato in stampe con l’utilizzo di pigmenti completamente naturali.

Dopo la sfilata i partecipanti potranno ascoltare una spiegazione più approfondita del progetto in sala “Crespellani” e, con accompagnamento musicale, ammirare più da vicino i capi di abbigliamento indossati da quindici modelli.

L’iniziativa si concluderà al piano terra, dove sarà offerto un aperitivo a cura della Caffetteria del Palazzo dei Musei con concerti live di Daddario Live Band special guest Ricky Panza – Lo Renzo e Poan e DJ set Black Filter – Daddario & JazzyP.

Informazioni online (www.museicivici.modena.it).

 

“PAROLE SUI MURI” 50 ANNI DOPO

Nella “Giornata del Contemporaneo”, sabato 14 ottobre alle 11, nella Sala ex Oratorio a piano terra di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino a Modena, si svolge un incontro collegato al 50esimo anniversario di “Parole sui muri”, manifestazione artistica d’avanguardia che si svolge per la prima volta a Fiumalbo, sull’Appennino modenese, nel 1967. Nell’occasione, la biblioteca civica d’arte Poletti ha invitato Alessandra Acocella, autrice di “Avanguardia diffusa. Luoghi di sperimentazione artistica in Italia 1967-1970”, (Quodlibet, 2017) a incontrare il pubblico modenese, che potrà partecipare liberamente all’iniziativa.

Negli ultimi decenni degli anni Sessanta artisti e critici d’avanguardia eleggono i luoghi urbani a nuovo campo di sperimentazione, organizzando manifestazioni ed happening fuori dai canoni tradizionali. Esperienze che hanno aperto a un orizzonte ampio, multiforme di “prodotti” estetici per lo più effimeri, lontani dai concetti tradizionali di pittura e scultura, spaziando dal manifesto all’intervento ambientale in grande scala, dall’allestimento scenografico all’happening, dal concerto sperimentale all’azione collettiva. Comune a tutto ciò era l’intento di uscire dai luoghi tradizionali di produzione, esposizione e fruizione artistica.

Il primo di questi episodi, in Italia, fu la manifestazione “Parole sui muri”, che si tenne nell’agosto del 1967 a Fiumalbo, cinquant’anni fa. In essa si trovano tutti gli elementi della nuova sperimentazione artistica: non più lo spazio confinato di una rivista, di un libro o di una istituzione culturale bensì quello di un intero centro urbano. La scelta dello spazio pubblico fu intimamente legata al desiderio, condiviso sia dagli artisti promotori, Adriano Spatola e Claudio Parmiggiani, sia dal sindaco Mario Molinari, di portare l’arte sperimentale a conoscenza di una collettività, estendendone così il raggio d’azione oltre il pubblico addetto ai lavori.

Fondamentale di quella esperienza, che venne ripetuta l’anno successivo, resta la documentazione fotografica. Le fotografie scattate durante la rassegna, che rappresentano nella maggior parte dei casi l’unica traccia visiva di quei giorni, in quanto quasi tutte le opere sono andate perdute, data la loro natura eminentemente effimera. Nel corso dell’incontro verranno proiettate anche alcune foto inedite possedute dalla Biblioteca Poletti all’interno dell’Archivio Carlo Cremaschi.

Alessandra Acocella, dottore di ricerca in storia dell’arte contemporanea, ha condotto studi sui rapporti tra arte e spazio pubblico e sulla storia delle mostre. È co-fondatrice di “Senzacornice”, rivista digitale e laboratorio di ricerca e formazione per l’arte contemporanea. Ha curato, insieme a Caterina Toschi, “Arte a Firenze 1970-2015. Una città in prospettiva”, pubblicato da Quodlibet nel 2016.

Informazioni online (www.comune.modena.it/biblioteche/poletti).

 

“YE SHANGAI” ALLA CIVICA

“Ye Shangai”, performance per film, clarinetti e live electronics dell’artista Roberto Paci Dalò e, a seguire, la presentazione del suo libro “Filmnero” (Marsèll 2016), a cui partecipano, insieme all’autore, i galleristi Emilio e Mario Mazzoli, e Serena Goldoni della Galleria Civica. Sono due, infatti, le proposte della Galleria Civica di Modena per sabato 14 ottobre a partire dalle 17 in occasione della “Giornata del Contemporaneo” promossa da Amaci, l’associazione dei musei d’arte contemporanea italiani a cui aderisce anche il museo modenese, che ospita attualmente la mostra “Cesare Leonardi, l’Architettura della Vita”.

Tutto si volge a ingresso libero nella Sala Grande di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 a Modena, in collaborazione con Galleria Mazzoli.

Ebraica, cinese e giapponese: sono tre le culture che convivono in “Ye Shanghai”, l’opera filmica e musicale di Roberto Paci Dalò che racconta i vari aspetti della vita nel ghetto di Shanghai, una zona di un miglio quadrato occupata dai giapponesi nel distretto di Hongkou, che ha ospitato circa 23.000 profughi ebrei fuggiti dall’Europa occupata dai tedeschi, prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’opera è stata commissionata da Massimo Torrigiani per Shanghai SH Contemporary 2012 e prodotta da Davide Quadrio e Francesca Girelli (Arthub). “Ye Shanghai” è una vera e propria opera d’arte contemporanea basata su materiali audio e video degli anni tra il 1933 e il 1949. Ad accompagnare il suono, le straordinarie immagini di quegli anni ritrovate dall’autore al British Film Institute di Londra. Non solo, quindi, la storia, le vite e le emozioni delle tante anime che hanno vissuto in quel miglio quadrato, ma anche le architetture, i suoni caratteristici dell’epoca, le immagini rarissime degli anni in cui, dopo la Kristallnacht, tra il 9 e il 10 novembre 1938, circa 23.000 profughi sono riusciti a salpare da Trieste per approdare 23 giorni dopo al porto di Shanghai, l’unico al mondo che consentiva l’ingresso senza né visto né passaporto.

Co-produzione Arthub Asia, SH Contemporary, Giardini Pensili, Notch Festival, Messagerie. In associazione con British Film Institute Londra, in collaborazione con Fudan University of Shanghai, iTopia Management Consulting, Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia Bologna, La camera ottica Gorizia.

“Filmnero” (Marsèll, 2016) è invece una anastatica di un taccuino Moleskine che l’artista ha creato in occasione della mostra personale omonima (integrale delle opere filmiche e disegni cu carta) presentata alla galleria Al Blu di Prussia di Napoli e curata da Maria Savarese. “Filmnero” è un diario in cui i disegni, come veri e propri storyboard realizzati a posteriori, ripercorrono la genesi e la storia dei film in mostra. Nel taccuino testi critici, in parte pubblicati per la prima volta, di Gabriele Frasca, Andrea Lissoni, Francesca Girelli e Maria Savarese in conversazione con l’autore.

Il libro è stato presentato per la prima volta al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino all’interno della mostra personale dell’artista in occasione di Artissima 2016. “Filmnero” è pubblicato da Marsèll per la cura di Mirko Rizzi.

Roberto Paci Dalò è un artista visivo, musicista e regista italiano. È un pioniere nel rapporto tra tecnologie digitali, sistemi di telecomunicazione e arte. Ha ricevuto la stima e il sostegno di artisti come Aleksandr Sokurov e John Cage. Ha presentato proprie opere in importanti musei, festival e teatri d’Italia e del mondo. Roberto è nato a Rimini, cresciuto a Tremosine sul Garda, ed ha vissuto a Berlino, Roma e Napoli con residenze a Vancouver. Insegna Interaction Design all’Università di San Marino per la quale ha fondato e dirige Usmaradio (www.robertopacidalo.com).

Informazioni online (www.galleriacivicadimodena.it).