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Tensione alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna


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Era programmata nel pomeriggio, ma la mobilitazione dei collettivi Hobo e Cua ne ha impedito lo svolgimento. L’evento in questione è una conferenza sulla guerra in Siria, che si sarebbe dovuta svolgere negli ambienti della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, organizzata dagli studenti di Azione Universitaria. Al centro della contestazione la presenza di relatori definiti “fascisti” dai due collettivi.

Gli attivisti del Cua, fin dalle 9, hanno affisso striscioni e bloccato l’accesso alla Sala Armi, ovvero la sala ospitante. Si sono poi aggiunte le proteste di Hobo, la quale ha subito annunciato un presidio nel pomeriggio. Non solo, verso mezzogiorno una decina di attivisti Hobo sono entrati, mostrando uno striscione, nell’ufficio della presidente della Scuola di Giurisprudenza, Nicoletta Sarti, per contestarne la decisione di concessione degli spazi.

Ricapitolando – afferma Hobo –  questa mattina abbiamo occupato la Presidenza di Giurisprudenza, in cui si sarebbe dovuto tenere un dibattito a cura di Azione Universitaria“.

Sotto la pressione di studenti e studentesse – continua – la Presidenza ha chiuso la facoltà e annullato il dibattito. Una grande vittoria, ma che non ci basta, perché dibattiti fascisti in università e in città non dovranno mai più esserci“.