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GP Giappone: Seb tradito da una candela


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Un quinto posto di Kimi Raikkonen, con cinque posizioni recuperate in gara, è tutto il bottino della Scuderia Ferrari in Giappone. Il cedimento della candela di un cilindro ha privato di fatto Sebastian Vettel dell’opportunità di dare battaglia. La squadra c’è, la macchina anche, la prestazione di Kimi lo ha dimostrato. Finché la matematica dà una possibilità, ci proveremo.
Veniamo alla gara: si parte con Seb schierato a destra a fianco di Hamilton e Kimi in decima posizione, dopo la penalizzazione per il cambio sostituito fra P3 e qualifica. Lo spunto di Seb è buono ma non basta a prendere il comando, mentre Kimi mantiene la posizione, poi scivola indietro per un’uscita di pista mentre lotta con Hulkenberg. Ma qualcosa non funziona nell’accensione del motore e Seb perde una posizione già nel primo giro. Esce la safety car per un incidente di Sainz. Sebastian è 6°, perde terreno. La n° 5 viene richiamata al box e il pilota rimane in macchina, mentre i meccanici cercano di intervenire. Pochi minuti dopo, però, Seb esce dall’abitacolo. Si è rotta una candela, inutile continuare.
Intanto Kimi, partito con le gomme Soft usate in Q2, si trova ottavo a 18 secondi dal leader. Supera Massa al giro 14 e continua la caccia. Arriva al giro 28, in quarta posizione, poi va ai box e monta le Supersoft, uscendo sesto. All’inizio del 33esimo giro mette nel mirino e infila Hulkenberg. Poi amministra gomme e benzina fino agli ultimi giri (a quattro dalla fine esce la Virtual Safety Car) segnando tempi molto veloci. Con due macchine in pista, sarebbe stata un’altra storia.