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Domenica commemorazione dell’eccidio di Manno di Toano


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Il Comitato comunale di Sassuolo dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, di concerto con l’Amministrazione Comunale, ricorda alla cittadinanza sassolese nel Settantatreesimo anniversario del tragico evento, l’eccidio di Manno di Toano nel quale rimasero uccisi i partigiani Walter Zironi (24 anni), Luigi Cervi (18 anni), Nino Fantuzzi (20 anni), Enrico Gambarelli (24 anni), Walter Gandini (20 anni), Alete Pagliani (22 anni), Vittorio Roversi (19 anni), Franco Spezzani (18 anni), Vincenzo Valla (34 anni) , Mario Veroni (24 anni), sassolesi,  e Clodoveo Galli (43anni) di Gorizia.

I rastrellamenti nazisti e fascisti finalizzati a  tenere sgombre le retrovie della Linea Gotica, che interessarono la Via Emilia, le statali della Cisa, la Via Giardini e la Statale 63, iniziati il 6 ottobre in Val d’Enza contro i patrioti parmensi della 47ª Garibaldi e i reggiani della 26 ª Bis, furono estesi  poi nella notte fra l’11 e il 12 ottobre  contro la 26 ª Garibaldi (forzando i passaggi sul Secchia alla Gatta) e verso la zona di Cavola, controllata in quel momento da distaccamenti modenesi della Brigata “Bigi”.

Si legge nel bollettino del Comando Unico Militare dell’Emilia Romagna che i nazisti e fascisti erano circa 2000 uomini, divisi in cinque colonne, che assalirono lo schieramento dei modenesi nella zona di Toano, la notte fra l’11 e il 12 ottobre 1944.

Una pattuglia partigiana, presso il Ponte di Cavola, aprì il fuoco dando l’allarme e salvando il grosso della Brigata che si spostò verso Quara.

La 5 ª colonna degli aggressori, attraversato il Secchia al mulino di Corneto, utilizzando spie fasciste che ben conoscevano la zona, si infiltra nei dintorni di Casa Gatti, sede del distaccamento “ Bertoni”, accerchiandolo. La sentinella Zironi fu il primo a cadere. Durante un breve combattimento tre occupanti la casa, Vittorio Schianchi, Bruno Cavoli e l’aviere americano William D.Wiley (puntatore di un bombardiere precipitato)  riuscirono a fuggire. Ma gli altri  giovani partigiani , per inesperienza, decisero di arrendersi: almeno 4 di loro furono fucilati immediatamente, mentre altri sei, condotti a Villa Ghirardini di Manno, furono torturati e impiccati ad alcuni alberi con filo di ferro.

Il tenente William D.Wiley ha lasciato una straziante testimonianza dell’eccidio, essendone stato testimone oculare, nascosto all’interno della casa in fiamme.

Nell’occasione verrà anche  deposta una corona alla memoria dello studente sassolese diciottenne Stefano “Nino”Piccinini, caduto in combattimento il 23 giugno 1944 al Ponte del Carnione, episodio in cui fu fatto prigioniero Giorgio “Geppo” Fontana, poi fucilato al muro dello Stadio comunale.

Domenica 8 ottobre avverrà la commemorazione. Per i cittadini sono previsti due autobus, in partenza uno alle 8.15 da Borgo Venezia e uno alle 8.30 da Piazzale Risorgimento. Chi volesse fermarsi al pranzo può prenotare presso il Circolo A.Pagliani al n.° 0536/807115.