Home Cronaca Violenza nei confronti della moglie, 44enne arrestato a Reggio Emilia

Violenza nei confronti della moglie, 44enne arrestato a Reggio Emilia


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Nell’agosto del 2016, una Volante della Questura sorprese un uomo, armato di una bottiglia in plastica contenente un liquido, probabilmente un acido, nei pressi di un domicilio protetto dove la moglie, in via di separazione, si era rifugiata a seguito di anni di violenze e soprusi.

Da questo ultimo episodio è partita l’indagine della Squadra Mobile che, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, dott.ssa Salvi, ha ricostruito, nei dettagli, anni ed anni di pesanti angherie subite dalla donna negli ultimi dieci anni di convivenza coniugale.

Dopo un periodo di violenze meramente verbali (tra il 2000 ed il 2007), infatti, il comportamento del marito subì un allarmante impennata favorita, anche, dall’abuso di sostanza alcoliche. Dalle ingiurie si passò alle percosse frequenti, spesso sfociate in lesioni personali (in almeno un’occasione i colpi provocano una frattura del setto nasale ed una copiosa epistassi), in violenze immotivate sul mobilio (letteralmente fatto a pezzi) ed in minacce con oggetti atti ad offendere quali martelli e coltelli fino all’ultimo preoccupante episodio di appostamento con la bottiglia di “acido”.

La donna, tuttavia, riuscì a trovare la forza per chiedere aiuto e, di seguito, venne collocata in una struttura protetta. L’uomo non si arrese e, come detto, cercò di riprendere contatti con lei . A questo punto è intervenuta la Polizia che, coordinata dalla Procura della Repubblica, in breve tempo è riuscita ad acquisire un solido quadro nei confronti dell’uomo che, così, viene attinto dalla misura di custodia in carcere emessa dal G.I.P..

L’uomo, classe 1973, di origini campane ma da anni residente in città, è stato raggiunto ed arrestato dagli uomini della squadra mobile nella giornata di ieri. Il sistema di protezione e repressione, in questo preoccupante e specifico caso che poteva avere un triste epilogo simile a tanti altri fatti di cronaca, ha funzionato.

La speranza, ora, è che l’arrestato possa intraprendere un percorso rieducativo che gli consenta di cessare di essere una minaccia per sé e, soprattutto, per gli altri (testimoni hanno riferito che l’uomo “da sobrio è una persona normale”).