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Viabilità area nord, partono le manutenzioni


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Partono da lunedì 2 ottobre le manutenzioni di diverse strade provinciali dell’area nord che consentiranno la riapertura nelle prossime settimane della gran parte dei tratti chiusi al transito ai mezzi a due ruote, a causa del degrado del fondo stradale, in particolare lungo la strada provinciale 413 Romana nord tra Fossoli di Carpi e Novi e sulla strada provinciale 8 nella zona di Mirandola e Novi e tra S.Felice sul Panaro e Finale Emilia.

Tenendo conto dei lavori già partiti nella zona pedecollinare (in particolare longo la sp 4 Fondovalle Panaro) e in Appennino e quelli previsti in altre zone di pianura, l’investimento della Provincia è di oltre due milioni di euro.

«Quest’anno – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia – grazie anche alle risorse della Regione e alle vendite patrimoniali riusciamo a mettere in campo fondi aggiuntivi che però non sono assolutamente sufficienti a coprire il fabbisogno reale dell’ente, vista la perdurante carenza di fondi, causata dai prelievi dello Stato sulle nostre risorse»

Gli interventi programmati riguardano la manutenzione e il ripristino del fondo stradale deteriorato oltre al rifacimento della segnaletica orizzontale.

Nell’elenco spiccano, oltre alla sp 413 Romana nord, diversi tratti della sp 8 tra Concordia, Mirandola, Ponte Rovere e ponte Mazzone e tra Pavignane e Massa finalese; sulla sp 5 tra Cavezzo e Camposanto in diversi tratti, sulla sp 7.2 delle Valli lungo la diramazione Passo Rossi (altra strada dove sarà eliminato il divieto ai mezzi a due ruote); poi diversi tratti lungo la tangenziale di Finale Emilia, sulla sp 468 tra Massa finalese e Canaletto, lungo la sp 10 nella zona di Alberone di Finale Emilia e lungo la sp 10.1 diramazione di Scortichino; nel corso dei lavori saranno possibili temporanei sensi unici alternati in corrispondenza dei cantieri.

Per ora non sono previsti lavori sulla strada provinciale 9 Imperiale,  che quindi resta chiusa alle due ruote, in quanto servirebbe un intervento strutturale sul fondo stradale degradato con costi elevati a cui la Provincia non riesce a far fronte con le proprie risorse.

La Provincia di recente ha calcolato che per restituire la piena funzionalità alla rete di oltre mille chilometri di strade provinciali servirebbero, per tutti i tratti degradati, quasi 60 milioni; mentre per mantenere in efficienza la rete servono oltre nove milioni all’anno, oltre ai costi di manutenzione straordinaria e l’attività di sgombero neve e l’acquisto del sale.