L’area artigianale tra via Caselle, via Speranza e via Cà Ricchi è finita nel mirino di Rebus. Proprio questo quadrante della città sarà oggetto del laboratorio di analisi e studio di Rebus, che vede San Lazzaro di Savena tra le città scelte per la terza edizione del progetto, accanto a Ravenna e a Ferrara.
Rebus (acronimo di Renovation of public Buildings and Urban Spaces) è un percorso formativo ideato dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del progetto europeo Republic-med, e ha l’obiettivo di elaborare proposte progettuali di riqualificazione urbana per migliorare la resilienza degli spazi pubblici ai cambiamenti climatici.
Venerdì scorso, a Bologna, si è tenuto il primo modulo del percorso formativo di Rebus, dedicato al tema “Città, spazi pubblici e cambiamenti climatici. Idee e proposte per città resilienti”. In occasione dell’evento è stata presentata la metodologia del gioco-simulazione che verrà utilizzata dalle tre squadre in gioco (Ferrara, Ravenna e San Lazzaro) per condurre gli studi e le analisi sulle aree di studio che successivamente confluiranno in tre progetti simulati di rigenerazione urbana.
Attraverso tale metodologia, che prevede anche un sopralluogo delle squadre di Rebus sulle aree interessate, i partecipanti potranno sviluppare e sperimentare metodologie per migliorare la qualità degli spazi pubblici, con l’obiettivo mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, come l’aumento prolungato delle temperature nelle città o le frequenti e violente piogge.
Si tratta dunque di un laboratorio sperimentale, ma anche di una sfida per la sicurezza e la qualità urbana, che proseguirà con seminari, lezioni frontali, sopralluoghi e una Lectio Magistralis a cura di progettisti di fama internazionale ed esperti di progettazione di spazi pubblici. Un’occasione per dare nuova forza e metodologie all’impegno per la rigenerazione urbana, che il Comune di San Lazzaro non si è lasciato sfuggire.