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Modena: ritenuto una minaccia per la sicurezza dello Stato, 22enne albanese allontanato dal territorio invoca l’ira di Allah sull’Italia


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B.B. 22enne albanese, è stato allontanato dal territorio nazionale poiché la sua presenza costituiva una minaccia per la sicurezza dello Stato e avrebbe potuto agevolare organizzazioni o attività terroristiche. Il Ministro dell’Interno Marco Minniti ha disposto a suo carico il divieto di rientrare in Italia e negli altri paesi dell’area Schengen. Si tratta tecnicamente di un provvedimento di allontanamento previsto dall’art. 20 del Decreto Legislativo 30/2007, trattandosi di figlio di cittadino dell’Unione Europea, in quanto il padre – pur nato in Albania – è cittadino italiano.

L’Ufficio Immigrazione della Questura di Modena ha attivato la procedura che ha portato all’esecuzione del decreto ministeriale. Il provvedimento di immediata attuazione adottato dal Questore di Modena è stato convalidato dalla sezione specializzata Immigrazione e Protezione Internazionale del Tribunale di Bologna.

Scarcerato sabato 23 settembre per avere ultimato di espiare una pena detentiva per evasione dalla Casa Circondariale Sant’Anna, è stato quindi preso in consegna da agenti della DIGOS che si sono imbarcati con lui sul volo che nella serata di sabato è decollato da Bologna alla volta di Tirana, dove è stato affidato alle autorità albanesi.

Durante il periodo di detenzione, il giovane ha palesato una tendenza al radicalismo religioso, ricercando su internet video o documenti di propaganda ideologica ed intraprendendo attività di auto indottrinamento, postando su facebook immagini relative ad uccisioni di musulmani, evidenziando risentimento contro le istituzioni e contro i maltrattamenti dell’Occidente verso il mondo islamico. Durante la detenzione, avvenuta nei vari istituti di detenzione, ha avuto contatti con altri soggetti radicalizzati, manifestando la volontà di porre in essere atti di autolesionismo estremo, inneggiando all’Isis ed aggredendo il personale di polizia penitenziaria.

Benchè in Italia dal 2004 e titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo, gli accertamenti operati dall’intelligence della Polizia di Stato hanno accertato che egli non risultava inserito nel contesto sociale di riferimento, anche in ragione di numerosi precedenti penali per rissa, resistenza, lesioni, porto abusivo d’arma ed evasione.

Anche durante le fasi di esecuzione dell’allontanamento l’albanese ha in più circostanze invocato, mantenendo un atteggiamento di assoluta tranquillità, l’ira di Allah sull’Italia contro gli infedeli.