Dopo la calda estate, sonnacchiosa sul versante politico e tanti impegnati negli “ozi di Capua“ è doveroso cominciare a fare il punto da dove lo avevamo lasciato.
Ricominciamo dalla cloaca Sgp
1) Di fatto ha rinunciato alla gestione del ramo di azienda classificato “eventi“ a favore di una non meglio identificata “pro loco“, un danno patrimoniale, nonchè culturale. Forse è sfuggito che una delle prime performance della “pro loco“ è stato un concorso di bellezza con il patrocinio del Comune e con Assessore in passerella.
2) Ad Sgp era stato assegnato il compito istituzionale di riscuotere le tasse, compito miseramente fallito; basta vedere i buchi nella cassa del Comune con cifre non riscosse astronomiche, tanto è vero che hanno fatto “una specie di gara“…. strana, per scegliere il “nuovo esattore“
3) Non risultano fatte segnalazioni qualificate all’Agenzia delle Entrate per dare una mano alla lotta alla evasione fiscale. L’altro giorno un ex Assessore di maggioranza, diceva sulla rete, che a Sassuolo circolano più Land Rover che abbonamenti alla Sassuolo Calcio.
4) Dulcis in fundo, una delibera del Consiglio Comunale del 25 luglio, numero 45 con oggetto “definizione agevolata controversie tributarie di competenza comunale”, votata dalla maggioranza, compresi quelli di Articolo 1-Mdp e con astensione della minoranza.
In delibera non è citato il carico numerico dei ricorsi ne tantomeno la cifra.
E’ chiaro il fallimento di quella buona norma, tanto voluta dai Socialisti, chiamata “mediazione” ed anche “conciliazione“, allargata anche ai Comuni.
Avevamo, come Socialisti, invitato la Giunta a creare un ufficio dedicato a mediazione e conciliazione, con funzionari addetti, liberi ed indipendenti dai colleghi accertatori.
Avevamo proposto un ufficio di livello intercomunale (Associazione dei Comuni), ma niente da fare.
Non ci scandalizziamo certamente per i condoni purchè questi servono a rivedere la politica fiscale sassolese ed impiegare il ricavato a mettere a posto le strade, a fare manutenzione alle scuole ed edifici pubblici.
(Mario Cardone, Socialisti Sassuolo)