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Puzze al quartiere Madonnina a Modena: gli interventi di Arpae


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La stampa locale del 3 agosto 2017 ha riportato notizie riguardanti la presenza di odori persistenti, differenti da quelli generati dalle lavorazioni di fonderia, che interessano l’area tra via Emilia Ovest e via Zanfi nel quartiere Madonnina a Modena. 

Arpae ha effettuato controlli finalizzati all’individuzione delle cause del ripresentarsi dei miasmi, non riconducibili alle Fonderie Cooperative. Sono in atto verifiche per accertare l’origine del fenomeno, probabilmente attribuibile a un’attività produttiva della zona.

Il problema collegato a questa tipologia di odori in zona Madonnina è noto ad Arpae ed è stato affontato negli anni 2015 e 2016 con sopralluoghi, controlli e campionamenti che hanno riguardato cicli produttivi e aziende della zona. I monitoraggi hanno permesso di circoscrivere il problema individuando la possibile sorgente di odore in un’azienda di lavorazioni metalmeccaniche.

A seguito di incontri tecnici coordinati dal Comune di Modena, alla medesima azienda è stato richiesto un piano di interventi gestionali sul ciclo produttivo finalizzati al contenimento delle emissioni odorose, poi realizzati dalla stessa ditta nei mesi successivi.

Arpae ha effettuato un sopralluogo in data 18 maggio 2017 per verificare l’efficacia degli interventi attuati: in quella occasione i riscontri olfattivi sono risultati di entità significativamente inferiore a quelli rilevati nei precedenti periodi di maleodorazioni.

Da luglio 2017, a seguito del ripetersi di frequenti segnalazioni, Arpae si è nuovamente attivata recandosi presso la ditta il giorno 31 luglio 2017 per effettuare ulteriori verifiche caratterizzanti le emissioni dell’impianto. Gli accertamenti sono ancora in corso, ma dagli esiti preliminari risultano riscontri olfattivi di entità significativamente superiore a quelli rilevati a maggio 2017, potenzialmente critici quindi in termini di disagio. Si evidenzia, tuttavia, che dai controlli effettuati da Arpae non sono emerse, fino ad oggi, difformità rispetto a quanto previsto nelle autorizzazioni ambientali della ditta e fissato dalla normativa.

Le attuali norme non prevedono valori di riferimento o limiti per le emissioni odorigene, né tantomeno soglie in base alle quali poter definire significativa o meno una problematica di odori. Poichè quasi sempre le problematiche di odore non sono in relazione ad elevate concentrazioni di sostanze aerodisperse quanto piuttosto alla complessità delle miscele che generano l’aria odorosa (molteplicità di sostanze a bassa concentrazione, ben percepite nell’insieme dall’olfatto umano ma spesso non rilevabili singolarmente con gli strumenti analitici), il solo rispetto dei limiti emissivi imposti in autorizzazione non permette  di escludere la formazione di maleodorazioni che, in particolari condizioni meteorologiche, possono essere percepite in maniera  persistente nelle aree limitrofe e in quelle sottovento.

 

I controlli alle Fonderie Cooperative

Prosegue anche l’attività di controllo di Arpae nelle aree esterne più prossime allo stabilimento, in zona Madonnina. Sono tuttora in corso i monitoraggi ambientali avviati a inizio luglio, mentre si è conclusa l’indagine con naso elettronico. I controlli, iniziati nei mesi di giugno e luglio 2017, procedono come programmato dal Tavolo tecnico istituito e coordinato dal comune di Modena che ha previsto sia l’impiego di strumenti e dispositivi analitici per il monitoraggio ambientale, sia l’uso del naso elettronico.

I monitoraggi ambientali nelle zone più prossime allo stabilimento prevedono la ricerca di polveri sottili, aldeidi e composti organici volatili (con attività di fonderia funzionanti a pieno regime) termineranno nella seconda metà di agosto (con attività di fonderia ferme). La prosecuzione del monitoraggio anche in periodi di fermata dello stabilimento è assolutamente necessaria per poter effettuare valutazioni comparative in merito al possibile contributo apportato dallo stabilimento produttivo sulla qualità dell’aria. Un secondo monitoraggio di caratteristiche analoghe è già stato programmato per il periodo invernale.

Si è invece concluso il monitoraggio con il naso elettronico collocato presso il polo scolastico di via Amundsen, vicino alla sorgente principale da indagare. Il controllo si è protratto da inizio di giugno fino all’ultima settimana di luglio. Nelle prossime settimane inizieranno le elaborazioni dei rilievi continuativi. I dati registrati dal naso elettronico (parametri meteorologici e qualità odorosa) consentiranno di effettuare valutazioni attendibili in merito all’incidenza delle sorgenti di odore in questa zona. Tali valutazioni potranno essere ancora più dettagliate ed approfondite se abbinate alla raccolta sistematica delle segnalazioni (agende di odore) che alcuni cittadini si sono resi disponibili a redigere.

Le risultanze delle attività svolte da Arpae, una volta concluse, saranno oggetto di specifiche relazioni tecniche che sarannoinviate alle autorità competenti e a quelle sanitarie.