Home Cronaca Montecchio: blitz dei carabinieri nell’officina abusiva, sospesa ogni attività

Montecchio: blitz dei carabinieri nell’officina abusiva, sospesa ogni attività


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Occupazione di lavoratori sprovvisti di permesso di soggiorno per lavoro subordinato, mancato rispetto delle norme sulla gestione dei rifiuti pericolosi e dei regolamenti previsti per le autoriparazioni, sono le accuse mosse dagli uomini dell’Arma che, ieri, hanno concluso le indagini in ordine all’attività abusiva posta in essere a Montecchio Emilia da un cittadino del luogo. Il blitz nell’officina abusiva dei Carabinieri della Stazione di Montecchio Emilia, che hanno operato in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale del Gruppo Forestale e quelli Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Emilia e con l’ausilio della Polizia Municipale della Val d’Enza, risale al 17 luglio scorso.

Entrati nell’officina, gli uomini dell’Arma, dopo aver accertato come la stessa fosse carente di qualsivoglia forma autorizzativa per l’espletamento dell’attività artigianale (se non per un’iscrizione alla Camera di Commercio riferita ad una società autorizzata alla sola compravendita di autoveicoli e pezzi di ricambio) e priva degli appositi registri di carico e scarico dei veicoli in riparazione, hanno rilevato la presenza di due operai irregolari nonché di ingenti quantitativi rifiuti pericolosi, quali oli esausti ed altri liquidi per diverse centinaia di litri tenuti in deposito da circa quattro anni, rottami e ricambi d’auto, per i quali il proprietario non aveva mai proceduto al regolare smaltimento.

Concluso il sopralluogo i Carabinieri, nei giorni successivi, hanno acclarato inoltre che per il titolare dell’officina mancava anche la regolare iscrizione al registro delle imprese delle autoriparazioni. Ieri, chiuse le indagini, sono scattate a carico del proprietario, un 43enne di Montecchio Emilia, una serie di segnalazioni che, prevedono la totale sospensione delle attività lavorative, il sequestro per la successiva confisca di tutta l’attrezzatura presente nell’officina, il cui valore ammonta a diverse migliaia di euro, oltre alla sanzione amministrativa di 7.100 euro per l’impiego del personale irregolare.