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Le interrogazioni del Consiglio comunale sassolese del 25 Luglio


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Cinque le interrogazioni previste e discusse nella seduta e svolte dai vari Gruppi Consiliari. A seguire le risposte della Giunta alle prime due: 

Interrogazione di Giorgio Barbieri, capogruppo  di “Sassuolo 2020” sulla Assegnazione sede agli amici di Casa Serena.  In questa interrogazione il Consigliere Barbieri, premettendo come con delibera n. 79 del 23/05/2017, sia stato assegnato un locale di proprietà di SGP all’Associazione “Amici di Casa Serena”, in parziale deroga al regolamento apposito per le assegnazioni,Barbieri ha chiesto di sapere:

– Le ragioni per cui non si è ritenuto di applicare almeno formalmente tale regolamento

– L’ammontare del preventivo del costo relativo al calcolo della quota di partecipazione delle spese in carico all’Associazione che ha fatto  decidere per l’antieconomicità del conteggio senza l’imputazione delle stesse;

– Se  a carico di SGP rimangano importi non rimborsati a seguito della delibera;

– Il nominativo del Presidente e dei consiglieri dell’Associazione stessa

 

Risposta all’interrogazione  a cura dell’ Assessore  ai  Servizi Sociali Antonella Vivi che ha così replicato:

Come noto, la gestione del servizio di casa residenza per anziani non autosufficienti è erogata, mediante la forma dell’accreditamento dei servizi socio-sanitari, dal CONSORZIO RESIDENZE MODENESE SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE” in virtù di un contratto di servizio stipulato dallo stesso con l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e l’AZIENDA USL di MODENA.

L’Associazione Amici di Casa Serena in data 14/12/2016 ha inviato al Comune la richiesta, assunta agli atti con Prot. n. 43883, di assegnazione di una sede all’interno  della struttura di Casa Serena “per lo svolgimento delle funzioni e delle attività dell’associazione stessa”.

Lo Statuto dell’Associazione Amici di Casa Serena, elenca, quali scopi e attività dell’associazione, “collaborare con l’amministrazione comunale di Sassuolo, l’unione dei Comuni del distretto ceramico, l’USL di Sassuolo e con il gestore di Casa Residenza per Anziani non autosufficienti (CRA) e Centro Diurno per anziani (CD) ubicato presso “casa Serena” di Sassuolo al fine di:

–      migliorare la qualità del servizio erogato agli ospiti, attraverso il confronto continuo con i gestori per costruire un positivo rapporto di fiducia;

–      garantire e promuovere una completa e corretta informazione tra i famigliari degli ospiti e  i gestori del servizio di CRA e CD;

–      favorire il volontariato sviluppando iniziative ricreative sociali e culturali;

–      partecipare alle iniziative previste dalla vigente normativa in materia;

–      promuovere il confronto costruttivo tra i gestori, le amministrazioni locali coinvolte e l’ausl Modena anche attraverso l’organizzazione di specifiche attività”.

Al termine di una valutazione condotta dall’Amministrazione comunale anche congiuntamente al gestore di Casa Serena, è stato individuato,  nell’immobile,  un locale che per sue caratteristiche strutturali e di ubicazione, risultava difficilmente utilizzabile per altri fini istituzionali e non necessario al gestore per il funzionamento del servizio.

Era altresì evidente quanto l’uso del locale individuato risultasse essere strettamente connesso al funzionamento della struttura di Casa Serena (Casa Residenza per Anziani non autosufficienti e Centro Diurno per anziani), sia in termini logistici (l’accesso al locale è consentito solo attraversando l’ingresso della struttura) sia in termini di orari di accesso, i quali debbono coincidere con quelli della stessa.

Il “Regolamento per la concessione in uso di beni, immobili ad associazioni, comitati ed enti senza fini di lucro” entrato in vigore il 10/2/2011 stabilisce che l’assegnazione di spazi del patrimonio immobiliare comunale ad Associazioni, Comitati ed Enti senza fini di lucro avvenga a seguito di un iter che prevede che le associazioni in possesso dei requisiti previsti dallo stesso possano fare domanda di assegnazione di sede successivamente all’approvazione da parte della Giunta dell’elenco delle sedi disponibili;

L’uso vincolato al funzionamento della struttura di Casa Serena, sia in termini logistici sia in termini di orari  di accesso, fanno del locale individuato con la citata deliberazione uno spazio non adatto all’uso da parte di soggetti associativi che non abbiano, tra i propri scopi statutari, attività legate all’attività della Casa Residenza per Anziani non autosufficienti e del Centro Diurno per anziani, quali invece espressamente elencati dall’Associazione amici di Casa Serena all’Art. 2 del proprio statuto.

L’associazione Amici di Casa Serena, in buona sostanza, risulta essere ad oggi l’unico soggetto associativo con finalità statutarie che prevedono il miglioramento della qualità del servizio erogato agli ospiti di Casa Serena e, di conseguenza, l’unico soggetto associativo per il quale la disponibilità di una sede interna allo stabile di Casa Serena risponde alle finalità associative.

Le spese per le utenze energetiche necessarie al funzionamento della casa residenza sono a carico del gestore accreditato: per sostenere queste spese e per i restanti fattori produttivi necessari alla erogazione dei servizi, compresa la manutenzione ordinaria, il gestore richiede direttamente i relativi  corrispettivi sia agli ospiti beneficiari del servizio  che alla Unione dei Comuni del distretto Ceramico e alla ASL, a valere sul  Fondo regionale per la non autosufficienza.  Tali corrispettivi sono definiti dalla normativa regionale e sono calcolati  sulle giornate di presenza nonchè sulla gravità delle condizioni degli ospiti.  Nel contesto di tale sistema di remunerazione  della spesa si è ritenuto, per economicità del procedimento, di non prevedere la attivazione di pratiche di rimborso fra Enti diversi tenuto conto che la stanza assegnata ha una superficie di mq. 13 su un totale di superficie coperta complessiva dell’immobile pari a   mq. 2340.

Il beneficio economico concesso è stato stimato rapportando la superficie  del locale assegnato alla stima del valore dell’immobile. Il locale sarà consegnato  dotato di arredi consistenti in: n.1 tavolo, n 6 sedie e n 2 cassettiere come da art. 1 dello schema di concessione allegato sub B alla determinazione dirigenziale n. 248 del 29.5.2017

Compete a SGP srl, in qualità di proprietario dell’immobile,  la spesa di manutenzione straordinaria dell’intero immobile. Compete invece alla Associazione la manutenzione ordinaria del locale.

Le cariche associative come desunte  dal verbale  dell’assemblea costitutiva della stessa, assunto agli atti del Comune con Prot.. n. 43526/2016, sono le seguenti: Presidente: Morini Sandro. Segretario: Federico Borelli. Consiglieri: Mariangela Tozzetti, Emanuele Bertetto, Mario Cardone, Emanuela Tagliati, Umberto Candeli.

L’interrogante si è dichiarato non soddisfatto della risposta ricevuta dall’Assessore, in quanto a suo  giudizio questo tipo di applicazione del regolamento, non ha garantito la necessaria informazione e trasparenza nei confronti di tutte le altre associazioni.

Ritenendo inoltre discutibile la scelta di far presiedere l’associazione dall’ex-assessore Sandro Morini.

 

Interrogazione del Consigliere Antonio Zanoli ed altri (Gruppo PD)“Riapertura Canalette Piazza Garibaldi”. In questa interrogazione, illustrata dalla Consigliera Francesca Alessandri, dopo l’avvenuta riapertura delle Canalette di Piazza Garibaldi, lo scorso 20 Maggio,in occasione della giornata dedicata alla riscoperta del territorio, in collaborazione al Consorzio di Bonifica, molto apprezzata dalla popolazione ha chiesto all’Amministrazione di conoscere:

– Se sia volontà dell’Amministrazione rendere permanente tale apertura permanente

– E se in caso negativo, cosa osti affinchè si possa procedere in tal senso ?

 

Risposta all’interrogazione a cura dell’Assessore alla Pubblica Istruzione e Vicesindaco Maria Savigni che ha precisato quanto segue:

Il programma è stato condiviso con tutta la Giunta così come la riapertura straordinaria delle canalette. L’ iniziativa è partita dalla Bonifica dell’Emilia Centrale  ed aveva l’obiettivo  di  riscoprire i percorsi d’acqua naturali ed artificiali tra campagna e città.  In quest’ottica ci è sembrato naturale inserire la riapertura delle canalette. Canalette che non sono semplice memoria storica di molte generazioni di sassolesi ma un tratto distintivo  di un progetto di piazza assolutamente originale.

E ci fa piacere che gli estensori di questa interrogazione abbiano colto la valenza di questa iniziativa così come tanti cittadini che hanno espresso una opinione favorevole a questa riapertura straordinaria.

Questa riapertura, non lo nascondiamo, ha rappresentato anche una sorta di test per verificare, anche se in forma un po’ estemporanea, criticità e consensi.

Questa riapertura si inserisce a pieno titolo in una strategia di sviluppo locale che si basa sulla ricombinazione originale dei fattori che costituiscono il nostro capitale territoriale:  dalla vocazione industriale alla cultura,  dall’attratività urbana al turismo, dallo sport al paesaggio.

Ed è impegno di questa Giunta sperimentare   iniziative e progetti che ci permettano di   far crescere questa nuova cultura di sviluppo locale.

La riapertura della Peschiera e la riapertura continuata di Palazzo Ducale sono tasselli di questo mosaico. Così come  la riqualificazione di Piazzale della Rosa, Piazzale Avanzini, Piazza Martiri Partigiani od il recente impegno al rifacimento di alcune vie del centro storico. Progettualità orientate alla  ricostruzione di  un nucleo storico-monumentale che contribuisca a rendere visibile una nuova immagine urbana.

Nell’ambito di questa progettualità c’è anche la volontà di riaprire le famose canalette. Abbiamo però bisogno di valutare alcuni problemi di natura tecnica e non solo che si sono evidenziate durante l’apertura.

E tra questi:

–          Griglie metalliche d’entrata dell’acqua che rischiano di ostruirsi con il passaggio dell’acqua che trasporta residui di varia natura

–          Continuità del flusso d’acqua per evitare che le canalette si trasformino in una pattumiera a cielo aperto

–          Garantire un flusso d’acqua pulito e non maleodorante

–          Verificare situazioni di presunta pericolosità per cadute accidentali

–          Non creare problemi agli esercizi commerciali ma, al contrario, aumentarne l’attratività

Sarà quindi nostro impegno verificare questi aspetti con i vari enti, assessorati ed uffici coinvolti per definire un progetto di fattibilità più dettagliato.  In ogni caso confermiamo che la riapertura delle canalette si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione urbana che stiamo portando avanti.

La Savigni, in conclusione dell’intervento ha aggiunto che non si tratta di un recupero motivato da un senso nostalgico, ma legato al recupero complessivo del territorio e delle sue bellezze, guardando quindi al futuro.

La consigliera Francesca Alessandri, pur apprezzando i contenuti della risposta relativi agli interventi tecnici e migliorativi posti in essere, si è dichiarata non  soddisfatta  della risposta ricevuta dall’Assessore laddove la stessa ha fatto riferimento al tema della “nostalgia”, non ritenendolo consono alle risposte richieste nella interrogazione.