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Correggio: armato di coltello rapina e ferisce orefice, arrestato


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Con il pretesto di dover lucidare una catenina si è fatto aprire dall’orefice che ha poi aggredito conducendolo nel laboratorio dove è nata una violenta colluttazione che ha visto il malvivente, armato di coltello ferire l’orefice. Nel frattempo un complice entrato nel negozio prelevava monili in oro dalla vetrina cosa che faceva anche il malvivente nel laboratorio. Quindi la fuga: le urla dell’orefice che inseguiva il suo aggressore sono state sentite dai cittadini che hanno lanciato l’allarme al 112 subito girato ai carabinieri della stazione di Correggio.

I militari subito intervenuti nel corso delle ricerche intercettavano il malvivente che aveva ferito l’orefice traendolo in arresto. Le ricerche del complice non hanno consentito di intercettarlo anche se la sua identificazione potrebbe essere questione di giorni. Un colpo da 25.000 euro quello compiuto ai danni dell’orefice che in prima battuta ha visto i militari correggesi arrestare, con l’accusa di concorso in rapina aggravata il tunisino A.S. 28enne residente a Correggio, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. L’origine dei fatti l’altra sera, poco prima delle 17,00, quando una pattuglia della stazione di Correggio interveniva presso la Galleria Politeama di quel centro per una rapina compiuta ai danni del titolare della gioielleria denominata Arte Orafa.

Il titolare, pur avendo riportato una lieve ferita da taglio all’orecchio ed all’anulare e alcune escoriazioni da grafi, rifiutava le cure mediche, descrivendo l’aggressore ai carabinieri che poco dopo, nel corso delle ricerche lo intercettavano traendolo in arresto. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l’arrestato poco prima con il pretesto di dover lucidare una catenina riusciva a farsi aprire la porta della gioielleria dove si trovava l’orefice. Un volta all’interno aggrediva l’orefice trascinandolo con violenza nel locale retrostante adibito a laboratorio. Tra i due nasceva una colluttazione con il malvivente che dopo aver impugnato e bloccato l’orefice sotto il banco di lavoro del laboratorio gli puntava il coltello dietro l’orecchio destro provocandogli un leggero taglio con perdita di sangue. Dopodiché si rialzava prendendo una scatola contenente vari oggetti in oro che era poggiata sul banco di lavoro del laboratorio uscendo dall’oreficeria inseguito dall’orefice. Quindi l’allarme ai carabinieri l’intervento dei militari correggesi che durante le ricerche intercettavano il rapinatore traendolo in arresto. Ad agire anche un complice che secondo quanto accertato dai carabinieri approfittando della circostanza creata dal complisce si introduceva nel negozio asportando oggetti in oro (orologi bracciali catene ciondoli e aneli) per un controvalore di 25.000 euro, dileguandosi. La sua identificazione potrebbe essere imminente essendo chiamato a rispondere del reato di concorso in rapina aggravata con il complice finito in manette e ristretto a disposizione della Procura reggiana.