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Provincia e sindacati sulla situazione finanziaria: “servizi a rischio, Parlamento garantisca le risorse”


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«Il Parlamento nei prossimi giorni, in sede di conversione del decreto 50, che comprende anche misure a favore degli enti locali, deve inserire le risorse necessarie per garantire i servizi essenziali gestiti dalle Province, come la manutenzione delle strade provinciali e delle scuole superiori».

E’ l’appello congiunto di Provincia di Modena e sindacati dei lavoratori scaturito nel corso di un incontro, martedì 6 giugno, nella sede dell’ente al quale hanno partecipato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, la Rsu dell’ente e Fabio De Santis, Davide Battini e Giuseppe Belloni rispettivamente segretari generali provinciali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl.

«Siamo preoccupati ha sottolineato Muzzarelli – per una situazione che non si sblocca. La Provincia di Modena tuttora presenta un disavanzo di quattro milioni che impedisce di approvare il bilancio perché, anche quest’anno, dobbiamo versare allo Stato quasi 38 milioni su 61 milioni di entrate. Dopo la riforma  – aggiunge Muzzarelli –  nessuno vuole tornare alle vecchie Province ma ora occorre garantire le risorse necessarie per farle funzionare».

Nel corso dell’incontro i sindacati hanno espresso le preoccupazioni di tutti gli oltre 200  dipendenti , «in quanto le risorse previste dal decreto 50 non sono assolutamente sufficienti. Dopo il referendum del 4 dicembre, le Province sono rimaste in un limbo istituzionale dove, oltre al blocco delle attività, regna l’incertezza sul futuro dei lavoratori. Per questo – aggiungono i sindacati – abbiamo proclamato lo stato di agitazione nazionale dei lavoratori delle Province. Se nei prossimi giorni non arriveranno delle risposte programmeremo iniziative di protesta».

Nel corso della discussione Muzzarelli e i rappresentanti sindacali hanno convenuto sulla necessità di dare una prospettiva alle Province, anche attraverso un intervento legislativo e garantendo le risorse per evitare innanzitutto il baratro del commissariamento, con gravi conseguenze sui servizi e sul personale».

Provincia e sindacati chiedono, quindi, che il Parlamento metta di nuovo l’ente nelle condizioni di investire sulla qualità delle scuole e sulla sicurezza delle strade, ritornando a intervenire sui territori, condizione indispensabile per avviare quella ripresa economica di cui il Paese ha assoluto bisogno.

Per questo è indispensabile rivedere l’ormai insostenibile blocco totale delle assunzioni che, combinato alla mancanza di risorse, sta condannando l’ente alla paralisi.