Home Cronaca Gioco d’azzardo: a Modena rimangono i limiti d’orario

Gioco d’azzardo: a Modena rimangono i limiti d’orario


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Rimane in vigore l’ordinanza del Comune di Modena che, dal mese di aprile, impone limiti orari all’attività di slot machine, videopoker e di tutte le altre “macchinette” che prevedono vincite in denaro: possono funzionare per un massimo di otto ore al giorno (dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22) e per il resto della giornata devono essere obbligatoriamente spente.

Il Tribunale amministrativo regionale, infatti, non ha accolto la sospensiva richiesta da un’impresa del settore confermando quindi la validità e l’efficacia del provvedimento comunale che, come spiega l’assessore alla Promozione della cultura della legalità Andrea Bosi, rientra tra gli strumenti adottati dall’Amministrazione per contrastare il gioco d’azzardo patologico sul territorio modenese: “Siamo soddisfatti per la decisione del Tar che è in linea con le nostre ragioni di tutela della salute pubblica”.

L’ordinanza, inoltre, impone ai titolari di sale da gioco, bar, ricevitorie e tutti gli altri esercizi nei quali sono collocate macchinette per il gioco d’azzardo, di esporre un cartello che indica agli avventori gli orari di funzionamento. Il provvedimento è stato adottato dopo aver consultato le associazioni di categoria interessate, gli enti di promozione sociale e le associazioni dei consumatori e del volontariato che collaborano con l’Amministrazione. L’ordinanza inoltre risponde anche a una sollecitazione del Consiglio comunale che nel maggio 2015 aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi consiliare, per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo che, tra le varie misure, richiedeva appunto anche azioni che disincentivano l’installazione e l’uso delle macchinette.

In base all’ordinanza, le violazioni alla disciplina degli orari di funzionamento e dell’obbligo di spegnimento sono punite con sanzione amministrativa da un minimo di 75 a un massimo di 450 euro. La violazione dell’obbligo di esporre l’avviso per il pubblico prevede invece sanzioni da un minimo di 50 a un massimo di 300 euro.