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I giovani studenti di Marzabotto incontrano Papa Francesco e gli consegnano una “goccia di memoria”


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Si è svolto sabato 6 maggio 2017 in Vaticano, nell’Aula Paolo VI, l’incontro con Papa Francesco organizzato dalla Tavola Nazionale della Pace e dal “Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani”, un gruppo di enti locali impegnato nella promozione dell’educazione permanente alla pace e ai diritti umani nella scuola.

Tra i partecipanti c’era anche una delegazione di studenti della scuola media di Giuseppe Dossetti di Marzabotto, accompagnata dal vicesindaco Valentina Cuppi, che ha commentato:

”Marzabotto con le sue gocce di memoria non poteva davvero mancare a questo appuntamento. Da sempre la nostra amministrazione investe nei giovani, nell’educazione alla pace e alla cittadinanza, perché crediamo che dalla collaborazione tra scuola e comune possa sorgere una comunità educativa di qualità”.

I ragazzi hanno condiviso i risultati di un anno di scuola in cui l’educazione alla pace si è confrontata, in particolare, con le proposte contenute nell’Enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco e nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per gli “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”.

In particolare gli studenti di Marzabotto hanno consegnato al Pontefice una “goccia di memoria”. ‘Gocce di memoria’ è un progetto nato nel Laboratorio delle Meraviglie della Scuola Media di Marzabotto. Ogni goccia bianca, realizzata ogni anno con materiali diversi, rappresenta una delle 770 vittime della strage nazifascista di Monte Sole. La scelta della goccia per rappresentare le vittime delle ingiustizie e della barbarie umana è legata al fatto che la goccia può essere una goccia di sangue, o una lacrima, ma anche una goccia d’acqua, fonte di vita.

Il Laboratorio delle meraviglie è nato nel 2007, fondato dai docenti ed educatori Morena Melchioni, Valentina Cuppi, Bianca Vergnani e Nicola Boreali, che organizzano laboratori artistici ogni anno. Inizialmente il Laboratorio era stato pensato come luogo per studenti con difficoltà dichiarate e non, che la didattica tradizionale spesso non riesce a coinvolgere (disagio sociale, rischio dispersione), poi si è aperto a tutti gli alunni, proponendo attività di approfondimento sull’educazione alla cittadinanza attiva che valicano le pareti e gli orari scolastici e mirano ad “educare la società”, come avviene con gli spettacoli realizzati ogni 25 aprile a Monte Sole.