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Cooperazione internazionale: finanziati 12 progetti modenesi


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Imprenditoria femminile in Senegal come in Albania, assistenza sanitaria per la popolazione del Sahara occidentale, formazione per giovani profughi della Giordania, pozzi per i villaggi del Burkina, ma anche interventi per l’integrazione dei migranti di ritorno in Marocco, per l’efficientamento energetico e per la salvaguardia della biodiversità. Sono solo alcune delle azioni che saranno attuate attraverso i progetti di cooperazione internazionale in diversi paesi del Sud del Mondo presentati da associazioni e organizzazioni no profit del territorio modenese, ammessi al finanziamento dal bando 2016 promosso in maniera condivisa da Fondazione Cassa di risparmio di Modena e Comune di Modena.

Il bando, che intende favorire la messa in rete e lo sviluppo di sinergie tra i soggetti del territorio che si occupano di cooperazione internazionale, è il risultato operativo dell’accordo sottoscritto tra Comune e Fondazione Cassa di Risparmio che hanno da tempo avviato un percorso per la condivisione di obiettivi e risorse per la promozione della cultura della cooperazione e della solidarietà internazionale.

I progetti candidati dovevano essere in linea con uno o più dei 17 obiettivi di Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile e vertere in particolare su uno dei seguenti ambiti: ambiente, sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici; sanità e salute pubblica; educazione e formazione, cultura e sport; diritti umani, democrazia, uguaglianza con particolare attenzione alle donne e ai giovani; sviluppo locale economico e imprenditorialità.

Terminata l’istruttoria per la selezione delle candidature, il Consiglio di amministrazione della Fondazione e la Giunta comunale hanno approvato la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento, pubblicata on line sul sito della Fondazione (www.fondazione-crmo.it/site/wp-content/uploads/Cooperazione.pdf)

Le risorse stanziate ammontano complessivamente a 200 mila euro, di cui 150 mila messi a disposizione dalla Fondazione e 50 mila dal Comune.

Dodici i progetti ammessi al finanziamento. Con WOMEN, Women Of the Mountains Empowerment Network, Reggio Terzo Mondo va nelle aree rurali del nord dell’Albania per rafforzare il ruolo delle piccole organizzazioni di base costituite da donne con l’obiettivo di sostenere le politiche di tutela dei diritti delle donne e di promozione dell’uguaglianza di genere per contrastare la violenza domestica e sostenere l’imprenditorialità femminile.

Si occuperà di valorizzare l’imprenditoria femminile, oltre che le risorse naturali, questa volta in Senegal nella regione di Louga, anche il progetto promosso da Arci Modena – Comitato provinciale; mentre è destinata alle mamme la casa che l’Associazione Alfeo Corassori – La vita per te realizza in Madagascar presso il Preventorio di Mahasoa. Sul solco di una lunga e consolidata tradizione l’Associazione Kabara Lagdaf attuerà interventi di formazione, assistenza sanitaria empowerment a sostegno della popolazione Saharawi.

All’associazione Bambini nel Deserto verrà invece finanziato un progetto di Efficienza energetica e dinamizzazione imprenditoriale che i volontari stanno portando avanti in Marocco, nella provincia di Tata. Nello stesso paese, il Cefa-Comitato europeo per la formazione e l’agricoltura lavora, nell’ambito del progetto Je suis migrant, con istituzioni e associazioni locali per l’integrazione dei migranti di ritorno e la prevenzione delle conflittualità sociali e del radicalismo. Scendendo  più a sud, in Burkina Faso, la onlus modenese Ho avuto sete, lavora nelle province di Koupela e Tenkodogo per la realizzazione di tre pozzi d’acqua potabile e la sensibilizzazione ai temi igienico e alimentare.

Sempre in Africa, ed esattamente nelle aree rurali del sud ovest dell’Etiopia, nei distretti di Loma e Gombora, l’associazione Modena per gli Altri realizza un progetto educativo, umanitario e sportivo (“Oltre la rete”) che si propone di dare un presente e un futuro migliore a giovani etiopi, consentendo al tempo stesso a giovani modenesi di trascorrere vacanze-lavoro sul posto.

Ammesso al finanziamento anche un progetto di educazione per bambini e giovani profughi in Giordania firmato dalla Fondazione Avsi e “Perù export, un progetto commercializzazione ed esportazione di prodotti in fibra di Camelidi sudamericani realizzato da Iscos Emilia Romagna.

L’ambiente è al centro dell’intervento dell’Associazione Foreste per sempre che, nella penisola di Nicoya, in Costa Rica, collabora con un’associazione locale per l’uso sostenibile delle risorse con un progetto che, sulla scorta dei cambiamenti climatici in atto, promuova biodiversità e lavoro sostenibile per dare alle comunità locali un ruolo strategico. Infine, Amazzonia Sviluppo realizzerà il progetto Solidarietà Sud Sud che prevede scambi di cooperazione allo sviluppo tra indios dell’Amazzonia brasiliana e della Colombia.