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Attività estrattive. L’assessore Costi: “Il permesso di ricerca per l’area Fantozza non è operativo. Nessuna correlazione può esistere con le scosse sismiche”


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La società che ha richiesto il permesso di ricerca nell’area Fantozza, tra le Province di Modena e Reggio Emilia, non sta svolgendo alcuna attività di trivellazione o altro sul territorio dell’area del cratere. Lo afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, che oggi in Regione ha incontrato i sindaci dei Comuni interessati.
“Il permesso richiesto, che come ho già avuto occasione di ribadire si limita ad indagini geologiche di superficie, non ha ancora completato l’iter autorizzativo- ha spiegato l’assessore Costi-. Pertanto ogni correlazione con le scosse avvenute nei giorni scorsi sono il frutto di una volontà precisa di creare allarmisti assolutamente ingiustificati. Il permesso di ricerca in questione che, ribadisco, riguarda ricerche e non trivellazioni, è lontano dall’essere operativo”.
“L’ardita correlazione tra le scosse e un permesso di ricerca non ancora operativo, richiama la necessità di tenere il confronto su questioni così importanti e delicate, sul piano scientifico e della conoscenza- ha continuato Costi-. A seguito delle scosse sismiche del 20 e 29 maggio, la Regione Emilia Romagna istituì la Commissione Ichese per la valutazione scientifica del rapporto tra sismicità e perforazioni. Le indagini tecnico-scientifiche svolte in seguito alle raccomandazioni del Rapporto Ichese hanno fugato ogni dubbio e dettato i provvedimenti successivi per la tutela della sicurezza territorio e dei cittadini”.
“Ogni richiesta di permesso, anche solo per la ricerca, viene sottoposta ad iter autorizzativi molto lunghi e complessi, rispondenti alle stringenti regole delle linee guida siglate con il Ministero all’insegna della trasparenza- ha concluso l’assessore-. La tutela della sicurezza del territorio rimane la nostra priorità e principale preoccupazione”.