Home Modena Da Unimore grosso contributo alla ricerca sulla SLA e la SBMA

Da Unimore grosso contributo alla ricerca sulla SLA e la SBMA


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La prestigiosa rivista medica internazionale Autophagy ha pubblicato i risultati di una ricerca condotta dal gruppo di lavoro del prof. Angelo Poletti dell’Università degli Studi di Milano insieme ad altri gruppi di ricerca italiani e internazionali, fra cui quello della prof.ssa Serena Carra del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di Unimore.  

Lo studio ha individuato un meccanismo per rimuovere le proteine danneggiate che causano le malattie del motoneurone come l’Atrofia Muscolare Spinale e Bulbare (SBMA) e la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).

La ricerca è stata sostenuta da Fondazione Telethon, Fondazione AriSLA, Fondazione Cariplo, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Lombardia e dal programma europeo di programmazione congiunta sulle malattie neurodegenerative JPND.

Nelle malattie del motoneurone, come la SBMA e la SLA, alcune proteine mutate, che assumono conformazioni anomale, tendono ad interagire formando aggregati, che vanno ad accumularsi nei motoneuroni con effetti dannosi per la loro sopravvivenza.

“L’individuazione di questo meccanismo ha permesso di identificare bersagli cellulari la cui modulazione da parte di farmaci potrà potenzialmente permettere – ha commentato la prof.ssa Carra di Unimore – di ripristinare la corretta funzionalità e vitalità cellulare”.

La regolazione del percorso di queste proteine aberranti potrebbe contribuire a rallentare il decorso di patologie come SBMA e SLA, caratterizzate proprio dall’accumulo di aggregati di proteine.

Hanno partecipato allo studio anche i gruppi del prof. Carlo Ferrarese del Center for Neuroscience dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e quello del dott. Christopher Grunseich del National Institute of Neurological Disorders and Stroke, di Bethesda (Usa).