Home Economia Le macchine ‘digitali’ per l’agricoltura rientrano nel Piano Industria 4.0

Le macchine ‘digitali’ per l’agricoltura rientrano nel Piano Industria 4.0


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La legge di stabilità 2017 ha prorogato di un anno il superammortamento per i beni strumentali nuovi acquistati nel 2017 e ha introdotto l’iperammortamento per i beni strumentali a “conduzione” digitale. Per i primi il costo è maggiorato del 40% mentre per i secondi del 150%. Le imprese agricole – rileva Cia – Agricoltori Italiani di Reggio Emilia – possono usufruire di questo beneficio solo se determinano il loro reddito in base al bilancio, non quindi quelle che lo fanno in base al reddito agrario. Si parla quindi – afferma la Cia – di società, di agromeccanici e di aziende comunque di grandi dimensioni, oppure possono essere interessati gli agricoltori che prestano servizi rientranti fra le attività ‘connesse’.

Lo precisa una circolare di pochi giorni fa di Mise ed Agenzia Entrate. Per i beni per i quali spetta l’perammortamento maggiorando quindi il costo del 150% la circolare ha precisato che si deve trattare dei seguenti beni: beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti; sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità: dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica ‘4.0’. Rientrano a pieno titolo nell’iper ammortamento i robot utilizzati per la mungitura della vacche da latte.

Inoltre – aggiunge la Cia -, “sono comprese, per esempio, macchine per l’agricoltura 4.0, quali tutte le trattrici e le macchine agricole – portate, trainate e semoventi – che consentono la lavorazione di precisione in campo grazie all’utilizzo di elettronica, sensori e gestione computerizzata delle logiche di controllo; sono, inoltre, inclusi dispositivi e macchine di supporto quali, ad esempio, sistemi di sensori in campo, stazioni meteo e droni”.