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I divieti dell’Amministrazione Comunale di Bologna in occasione del Capodanno


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botti-fuochi-capodannoIl  Sindaco  di  Bologna, Virginio Merola, ha firmato la consueta ordinanza per  disporre  il divieto di scoppi di petardi, fuochi d’artificio e simili dalle  ore 12 del 24 dicembre 2015 alle ore 7 del 7 gennaio 2016, oltre che disporre  il  divieto,  limitatamente alla notte di Capodanno (dalle ore 18 del 31 dicembre 2015 fino alle ore 7 del 1 gennaio 2016) della  vendita per asporto  di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro ed in lattine nelle aree pubbliche interessate ai festeggiamenti.

Dalle  ore  12  del  24  dicembre  2015  alle   ore 7 del 7 gennaio 2016 ai detentori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza, né autorizzati all’attuazione  di  manifestazioni  pirotecniche in luoghi pubblici è fatto divieto  di effettuare, e far effettuare, lo scoppio di petardi, mortaretti e  di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo pubblico o di uso pubblico, e nei   luoghi   privati  da  cui  possano  essere  raggiunte  o  interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico. E’ altresì vietato l’utilizzo di fuochi  pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati, senza la  licenza  e  l’utilizzo  di  fuochi  pirotecnici,  anche posti in libera vendita,  nei  luoghi  privati  senza  rispettare  le  istruzioni per l’uso stabilite sulle etichette e le prescrizioni contenute nel Dl 58/2010.

L’ordinanza  dispone  particolare  vigilanza  per  contrastare la vendita e l’uso dei materiali pirotecnici non conformi a quanto disposto dal D.lgs n. 58/2010,  (con  particolare  riferimento alla vendita ai minori), oltre che disporre il divieto, limitatamente alla notte di Capodanno, a partire dalle ore 18 del 31 dicembre 2015 fino alle ore 7 del 1 gennaio 2016:

  • della   vendita  per asporto di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di   vetro   ed   in   lattine   da   parte  dei  pubblici  esercizi  di somministrazione  di  alimenti e bevande e degli esercizi commerciali ed artigianali  nelle aree pubbliche interessate alle manifestazioni del 31 dicembre  2015,   in particolare  nell’area delimitata dalle vie Farini, Carbonesi,  Barberia, Piazza Malpighi, via Marconi, Riva Reno, Galliera, Falegnami,  Righi,  Moline,  Castagnoli, Petroni, Piazza Aldrovandi, via Guerrazzi,  Cartolerie,  Castiglione,  nonché  nelle   vie Indipendenza, Mille,  Irnerio,  e  nelle piazze VIII Agosto e XX Settembre, precisando che  tale  divieto non  si applica ai pubblici esercizi in occasione del  servizio a domicilio del cliente;
  • dell’abbandono   da  parte  di  chiunque di contenitori vuoti, lattine e bottiglie  di  vetro,  la  loro  rottura e l’abbandono dei cocci in aree pubbliche  o  ad  uso  pubblico,  con  particolare riferimento  a quelle sopracitate.

La  somministrazione  di  bevande  da  parte  dei  pubblici  esercizi e dei concessionari  di  posteggio autorizzati, compresi nell’area indicata, deve avvenire esclusivamente versando il contenuto in bicchieri di plastica o di carta;  il  Corpo  di  Polizia  Municipale del Comune di Bologna e le altre forze di Polizia verificheranno il rispetto dell’ordinanza.

Infine,  il Sindaco raccomanda a tutti coloro che hanno la disponibilità di aree   private,   finestre,   balconi,   lastrici  solari,  luci  e  vedute prospicienti  aree  pubbliche  o  private  ad  uso  pubblico di limitarne e controllarne  l’uso  per la effettuazione di spari, scoppi, lanci di fuochi pirotecnici,  mortaretti, e simili, e comunque di evitare il lancio, nonché la  caduta  di  altri oggetti pericolosi per la pubblica incolumità,  verso luoghi pubblici o di uso pubblico.

Si  raccomanda  a genitori e tutori di minori, di vigilare sul corretto uso dei dispositivi nei luoghi privati,  sul  rispetto delle  istruzioni, e per evitare  che  i  minori  raccolgano  ordigni  inesplosi e ai proprietari di animali  d’affezione,  di  vigilare  e  attivarsi affinché il disagio degli animali  determinato  dagli  scoppi  non  causi  danni  alle persone e agli animali stessi.

Le  violazioni prevedono una sanzione amministrativa di una somma che va da 100 euro a 500 euro, fatte salve le sanzioni per ulteriori illeciti.