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Stalker “recidivo” nei guai a San Polo d’Enza: il giudice gli vieta di avvicinarsi alla ex


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stalking_2Dopo averlo scoperto essere stato stalker dell’ex moglie, la nuova compagna impaurita ha deciso di lasciarlo. Una scelta che ha segnato la vita della donna in quanto l’uomo non rassegnandosi di stare lontano dalla nuova compagna l’ha perseguitata con telefonate, messaggi e pedinamenti. Un vero e proprio incubo per la ragazza tanto da vederla costretta a rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza che, al termine delle indagini, denunciavano l’ex fidanzato per il reato di atti persecutori alla Procura reggiana. Il Sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha poi ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggi l’applicazione nei confronti dello stalker della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione dell’ex ragazza, prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 200 metri dai luoghi dalla stessa frequentati.

L’uomo non è nuovo ad episodi di stalking in quanto nel settembre del 2009 si era già era reso protagonista di violenze ad un’altra donna (l’ex moglie ndr) che in una circostanza finì in ospedale con delle fratture alle costole per le botte ricevute. La condotta violenta dell’uomo ha portato alla fine del matrimonio e il 50enne, nel mese di maggio dello scorso 2012, ha incominciato a frequentare un’altra donna con la quale ha iniziato una nuova relazione. Gli atteggiamenti prepotenti dell’uomo manifestati nell’ultimo periodo hanno visto la nuova compagna “indagare” sui suoi trascorsi,  portandola a scoprire le violenze che l’ex moglie del compagno aveva subito ad opera di quest’ultimo. Per questo motivo impaurita, dopo alcuni mesi, ha deciso di lasciare l’uomo. Da allora ha incominciato a subire una serie di condotte persecutorie che le hanno cagionato un perdurante e grave stato d’ansia e di paura ingenerando un forte timore per l’incolumità propria e del figlio tanto da vederla costretta a mutare le proprie abitudini di vita, limitando anche le uscite. Persecuzioni consistite nel presentarsi sistematicamente presso l’abitazione della donna, telefonarla di continuo, tempestarla di sms minacciosi e offensivi, ingiuriarla davanti ad altre persone e pedinarla nei suoi spostamenti. Condotte delittuose commesse con l’aggravante di averle portate a termine ai danni di persona già legata da relazione affettiva.

Episodi persecutori raccolti in varie denunce che riscontrati dai carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza hanno portato all’odierno provvedimento restrittivo richiesto ed ottenuto dalla D.ssa Maria Rita Pantani sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. I Carabinieri ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi davano esecuzione rintracciando l’uomo che veniva sottoposto al provvedimento di divieto di avvicinarsi all’abitazione dell’ex fidanzata prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 200 dai luoghi dalla stessa frequentati vietandogli inoltre di comunicare attraverso qualsiasi mezzo con lei.