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207 firme per chiedere a Giuditta Pini di candidarsi


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Un appello firmato da 207 tra giovani, lavoratori e pensionati per chiedere a Giuditta Pini, segretaria provinciale dei Giovani Democratici di partecipare alle primarie per i parlamentari del Pd.

Siamo orgogliosi del nostro partito. Siamo orgogliosi di un partito che di fronte a una crisi di fiducia nei confronti della politica, di fronte a una legge elettorale inadeguata cerca di rinsaldare quel rapporto lacerato tra cittadini e classe dirigente. Sono state primarie aperte quelle per la scelta del candidato premier del centrosinistra e ora di fronte alle liste bloccate del porcellum stiamo organizzando le primarie per i parlamentari. Stiamo tracciando una nuova strada, stiamo rinnovando la politica e non solo a parole, stiamo marcando la distanza tra il nostro modo di intendere un partito e il modo che utilizzano altri, con la convinzione che aprire le porte della nostra organizzazione significa arricchirla.

In tutto questo ci sentiamo responsabili nell’essere parte di una generazione segnata da una asfissiante precarizzazione, a cui hanno raccontato per vent’anni quanto sarebbe stato facile diventare famosi e ricchi. Siamo quelli che non riescono a mettere su famiglia, siamo quelli esclusi dalle decisioni importanti, ci chiamano il futuro perché il presente non è a nostra disposizione.

Non abbiamo perso la fiducia e la speranza perché crediamo alla buona politica capace di essere una risposta per chi cede a indifferenza e rassegnazione. Ecco perchè ci interessa parlare di temi e non di nomi, parlare delle nostre idee, dei nostri valori e non di quote o accordi da caminetto: vogliamo essere testimoni di una generazione in difficoltà, ma non solo. Vogliamo diritti civili riconosciuti, un dibattito franco sulle nuove famiglie, vogliamo che l’Italia riparta dalla ricostruzione della bassa terremotata, attraverso progetti di green economy, smart city e tutela del patrimonio artistico. Vogliamo portare avanti battaglie sulla legalità e contro le infiltrazioni mafiose nel nostro territorio, vogliamo che la lotta alla violenza sulle donne sia messa al centro dell’educazione, che il diverso sia visto come una risorsa e non come un problema, che chi ha avuto responsabilità nella creazione di questa crisi inizi a dare risposte concrete. Vogliamo che la cultura sia il centro per la rinascita di questo paese, che non si taglino le risorse alla sanità pubblica, ma piuttosto agli armamenti. Vogliamo che la scuola sia pubblica e di qualità e l’università sia un luogo aperto, dove viene garantito il diritto allo studio e dove si possa parlare di merito con onestà e completezza.

Per tutti questi motivi abbiamo scelto di fare politica, di interessarci ed impegnarci a servizio e a tutela della cosa pubblica, che infondo siamo tutti noi. Crediamo che i giovani siano in grado di dare un contributo maggiore rispetto a quello che la società e la politica normalmente si aspetta da loro.

La discussione degli ultimi mesi è stata fortemente incentrata sul confronto tra rinnovamento e rottamazione, che non possono essere considerati fini a se stessi, ma vanno intesi come uno degli strumenti per selezionare la propria classe dirigente e per poter rappresentare tutti, senza chiudersi nell’auto referenzialità. Crediamo che la politica non possa che trarre vantaggio dalla vera applicazione del rinnovamento, affiancando all’esperienza e alle capacità, un volto giovane capace di descrivere e rispondere alle istanze che provengono da chi non si sente più rappresentato dalla politica. Guardando le idee che sono alla base del nostro partito ci siamo riconosciuti, in esse ritroviamo pezzi dei nostri traguardi parti delle nostre ambizioni, pezzi di una prospettiva che ci sentiamo, con responsabilità e concretezza di poter integrare e poter completare. Con lo stesso senso di responsabilità, nell’intenzione di poter portare un contributo al partito, abbiamo guardato all’interno della nostra generazione e abbiamo trovato una figura che può portare alla politica quel contributo.

Ecco perché oggi ci sentiamo di chiedere a Giuditta Pini, segretaria provinciale dei Giovani Democratici di candidarsi alle primarie per i parlamentari del Pd, per essere la voce e il collante capace di colmare la distanza che c’è tra le giovani generazioni e il mondo della politica ed essere un contributo per il partito, in grado di interpretare fedelmente il principio del rinnovamento della nostra classe dirigente.