Domenica 1 aprile (ore 21) ultimo appuntamento al Teatro Fabbri di Vignola, per chiudere la stagione la magnifica interpretazione di Isabelle Ragonese con lo spettacolo La commedia di Orlando, ispirato ad uno dei libri più belli della storia della letteratura inglese, Orlando di Virginia Woolf.
La commedia di Orlando racconta di una bella e nobile ragazza che riesce, dopo mille peripezie, dubbi ed incertezze, a farsi pubblicare il suo romanzo, che racconta la storia fantastica di Orlando un’ eroe che attraversa quattro secoli di storia.
Ma a un certo punto il romanzo sembra proprio arenarsi allora l’autrice, stufa di raccontare le avventure di un uomo, decide con un colpo di scena, unico nel suo genere, di diventare lei stessa protagonista della sua commedia: fa risvegliare Orlando ma con le sembianze di una donna.
Nuova protagonista, fiera e spavalda, Orlando sarà artefice del secolo XIX, sceglierà di non umiliarsi con un matrimonio di interesse per intraprendere una strada di orgoglio, dignità e merito personale. Riuscirà a completare il suo romanzo, a pubblicarlo, a farlo conoscere in tutto il mondo.
Con grande senso del comico, con ironia intelligente e invenzioni originalissime Virginia Woolf mette in scena il desiderio che alberga in ciascuno di noi, uomini e donne, di far coincidere aspirazioni e sentimenti, innocenza e maturità senza mai perdere il piacere per la vita.
Orlando, intuizione geniale della Woolf, da eroe moderno racchiude in sé la parte maschile e quella femminile di noi tutti, perché la ricerca della felicità ci riguarda allo stesso modo e forse proprio una maggiore conoscenza dell’altro può essere la chiave che ci aprirà di nuovo le porte del ”paradiso”
Orlando vive quindi da uomo e da donna. Attraversa quattro secoli di passioni travolgenti e cupe delusioni, tutte legate alla percezione della vita come un’opera. Orlando assolve a questa “ missione” come nessun altro. E’per questo forse che il romanzo della Woolf è tuttora un caposaldo della letteratura, un libro in cui tutti, grandi e piccoli, uomini e donne, possono ritrovare una ragione di emozione, di corrispondenza, di divertimento.
La messa in scena curata da Emanuela Giordano mira a riportare Orlando alla sua veste naturale di Commedia: un grande, vivacissimo gioco dove, con il pubblico e per il pubblico, si esalta l’intreccio, l’acutezza della parola, la sua musicalità senza trascurare le sollecitazioni visive che quattro secoli di storia ci consentono di evocare.
La lettura della commedia è talmente stratificata che possiamo permetterci di godere del divertimento, del guizzo iridescente senza per questo rinunciare ai tanti sensi, ai miti, alle suggestioni che ci vengono suggeriti: il mito dell’immortalità, del ciclo stagionale della morte e della rinascita, del ricongiungimento nell’unità originaria dei due generi, maschile e femminile, partecipi di uno stesso enigma esistenziale.
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