Che la mozione popolare per attivare il Testamento Biologico sia una sorta di trappola ben congegnata per incastrare i Comuni è ben noto a tutti. Anche a chi fa finta di credere che sia una cosa seria e si impegna a renderla accettabile in ogni modo.
Dei fini giocolieri del marketing politico stanno dietro a questa campagna che di popolare non ha niente. Una strategia studiata a tavolino e propagandata da ben noti settori e siti web che hanno un obiettivo primario. Farsi pubblicità, rientrare sulla scena politica dopo esserne stati spazzati via dai voti veri alle elezioni. Figli e figliastri di un mondo laicista e radicaloide che sfrutta la buona fede per rimettersi in carreggiata dopo essere deragliati dalla storia prima che dalla politica.
Il mondo moderno, in verità, ha sempre più bisogno di “etica”, perché è immediatamente evidente che al crescere della tecnica debba crescere la “coscienza”, per evitare i disastri umani, economici e ambientali che sono sotto gli occhi di tutti. Invece questi signori continuano a perseguire una sorta di “mito individualista” dove in nome di una malsana interpretazione della “libertà personale” si tende a cancellare il vero fondamento dell’umanità. Prima ancora della libertà individuale c’è infatti la dignità dell’uomo incentrata nel suo esistere.
Senza esistenza non c’è libertà e non c’è dignità.
Ecco perché la “tutela della vita” è il fondamento etico dell’umanità e le tante ideologie che vogliono scardinare questo principio, consolidato dalla ragione e dalla storia, sono attacchi incoscienti o truffaldini. Diffidate gente. Diffidate.
Proposte che sembrano allettanti, come il Testamento biologico, propagandato come un “semplice servizio”, quasi un atto dovuto da parte dei Comuni, si inseriscono tra questa “merce avariata” da riconoscere e da evitare.
Un servizio che è senza regole certe, senza garanzia di continuità territoriale e temporale, che non aggiunge niente a quanto si può già fare con una lettera al proprio medico curante, che non tutela il principio della corretta ed attualizzata informazione, è un “cattivo servizio” che i Comuni non sono tenuti e non dovrebbero prestarsi a supportare.
Diciamo quindi le cose come stanno, questa è in effetti solo un’operazione politica, di forzatura dal basso per piegare a proprio vantaggio la legge nazionale in discussione.
La Lista Civica per Cambiare presenta al riguardo una mozione d’ordine al Consiglio Comunale del 27 maggio chiamato a deliberare sul Testamento biologico, che evidenzia la mancanza di fondamento per una delibera Comunale, in mancanza di normativa quadro nazionale, di acclarata utilità, di modalità che garantiscano tutela e funzionalità operativa.
Auspichiamo che tale posizione, che non riguarda giudizi di merito, possa trovare ampia adesione così da evitare che anche Formigine cada nella trappola del Testamento Biologico.
Una cosa troppo seria per essere liquidata con una banale delibera comunale.
(Lista civica per Cambiare Formigine, Consigliere Comunale, Paolo Bigliardi)