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Spezzano: le ceramiche devozionali di S.Antonio Abate al Museo della Ceramica


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Sabato 22 maggio, alle ore 18, al Castello di Spezzano sarà inaugurata la mostra “Ceramica e devozione. Antonio il santo delle stalle”, curata da Lorenzo Lorenzini del Museo Civico d’Arte di Modena con i testi del catalogo di Michela Orsini e il coordinamento di progetto di Stefania Spaggiari dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Fiorano Modenese. Partecipano all’inaugurazione il sindaco Claudio Pistoni, l’assessore alle politiche culturali Anna Lisa Lamazzi, i rappresentanti degli enti museali e dei privati che hanno prestato le 50 opere esposte tra targhe e statuette: oltre al Museo Civico d’Arte di Modena, la Raccolta Carlo Contini del Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po, il Museo Civico San Rocco di Fusignano (RA), il Museo di Palazzo dei Pio di Carpi, l’Associazione Provinciale Allevatori di Modena, Giorgio e Raffaella Olivieri, Ruggero Ricchi e Vittorio Torreggiani.

La mostra rimarrà aperta fino al 29 agosto 2010, ogni sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 19, con ingresso gratuito e visite guidate su prenotazione (info: Servizio Cultura tel 0536.833.412; cultura@fiorano.it).

Sabato 29 maggio, alle ore 16, è stata organizzata una visita guidata della mostra a cura di Michela Orsini. Domenica 6 giugno, alle ore 16, Domenico Iacaruso autore di uno studio sulle maestà del territorio fioranese, guiderà una visita a edicole, maestà e oratori. Per entrambe le visite è necessaria la prenotazione al n. 0536.833.412.

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Approvato il regolamento del Museo della Ceramica. La gestione del Castello di Spezzano resta del Comune

“La Regione Emilia-Romagna ha definito gli standard e gli obiettivi indispensabili per il riconoscimento formale di biblioteche, archivi storici e musei -spiega l’assessore alle politiche culturali Anna Lisa Lamazzi – L’accreditamento consente l’accesso ai finanziamenti regionali, il riconoscimento dell’identità del museo come istituto autonomo operante sul territorio; la certificazione e la valorizzazione della qualità, che sarà identificata anche da un apposito marchio; la partecipazione a campagne di comunicazione e promozione a cura della Regione Emilia-Romagna e dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali; la potenzialità di attrarre sponsor e donazioni; la crescita della reputazione e la maggiore visibilità presso gli amministratori locali e le comunità di riferimento”.

“Il Museo della Ceramica per ottenere l’accreditamento, pur possedendo molti dei requisiti richiesti, aveva necessità di dotarsi di un regolamento, approvato ieri sera in Consiglio Comunale”.

“Poiché contestualmente – precisa l’assessore Lamazzi – abbiamo pubblicato un bando per affidare la gestione di servizi aggiuntivi come apertura, vigilanza, front office, progetti didattici e visite guidate, voglio chiarire che la progettazione della stagione culturale, delle mostre, degli eventi e della stessa attività didattica resta di competenza diretta del Comune di Fiorano e in particolare del Servizio Cultura.

Il Museo della Ceramica del Castello di Spezzano é costituito dalla Sezione Storica che è nel contempo raccolta archeologica e museo della tecnica, dalla Sezione Contemporanea dedicata alle prime esperienze di meccanizzazione, dalla Sezione Attuale sulla storia del prodotto piastrella, dalla Raccolta Contemporanea che colleziona opere ceramiche contemporanee e dalla Sezione Manodopera dedicata alle storie del lavoro; completa il museo il Laboratorio della ceramica per le attività educative.

Il regolamento approvato conferma che il Museo della Ceramica “è un’istituzione permanente senza fini di lucro, al servizio della comunità, aperta al pubblico. Il museo ha in custodia, conserva, valorizza e promuove la conoscenza delle proprie collezioni e del patrimonio culturale del territorio esponendole a fini di studio, educazione e diletto; in particolare il Museo della Ceramica documenta la storia e lo sviluppo della tecnologia ceramica dalla preistoria ad oggi, valorizza l’identità storica del distretto ceramico, preserva e promuove un patrimonio tecnico, industriale e creativo aperto al futuro e alle innovazioni, conserva la memoria individuale e collettiva del lavoro per contribuire all’integrazione verso una nuova identità collettiva”.

Il regolamento conferma l’attuale struttura organizzativa e il profilo istituzionale della struttura, senza personalità giuridica in quanto articolazione organizzativa del Comune di Fiorano Modenese, approfondendo i singoli aspetti legati alla denominazione e alla sede, alle finalità e funzioni, ai principi di gestione, all’organizzazione e alle risorse umane, alla conservazione e cura delle collezioni e del patrimonio, ai servizi educativi e didattici, ai servizi accessori di sorveglianza, custodia e accoglienza, alla programmazione e alle risorse finanziarie, ai servizi al pubblico, alla carta dei servizi.