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Formigine, il Pd sulle Carducci


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scuola_5Il gruppo consiliare Pd risponde alle polemiche sollevate dalla “Lista civica per cambiare” sull’ubicazione delle nuove scuole elementari “Carducci” di Formigine.  «Leggendo la mozione presentata dalla “Lista civica per cambiare” sull’ubicazione delle nuove scuole elementari “Carducci” di Formigine viene da chiedersi: da che parte sta la Lista civica? Non certo dalla parte dei cittadini.

Dagli anni ’80 in poi le politiche urbanistiche delle amministrazioni hanno sempre individuato la zona di via Gramsci come luogo destinato alla realizzazione di servizi scolastici per la parte ovest del capoluogo. Mentre la lista civica sino a pochi mesi fa ha condotto una strenua battaglia affinché quella zona fosse destinata alla realizzazione del nuovo polo scolastico.

L’amministrazione, di fronte a una situazione sempre più difficile delle attuali scuole elementari “Carducci”, sin dal 2007 si è attivata per procedere alla costruzione della nuova scuola nella zona indicata, baricentrica al bacino d’utenza, vicinissima a tutti gli impianti sportivi e all’interno di un’ampia zona di servizi pubblici. Dal punto di vista ambientale va precisato che via Gramsci non sarà utilizzata come percorso d’accesso veicolare e sarà completamente tutelata nella sua attuale conformazione.

Infine l’aspetto economico. E’ dal 2007 che l’amministrazione, trascinata davanti al Tar dalla proprietà dell’area da espropriare, ha dovuto spendere diverse decine di migliaia di euro in spese legali e ha già sostenuto le spese per i tre gradi di progettazione previsti dalla legge (più di 100 mila euro). La costruzione, comunque, è già stata aggiudicata.

La lista civica propone sospensioni, fumose individuazioni di nuove aree e di accordi con altre proprietà, omettendo di ricordare che il tutto avrà bisogno di nuovi atti amministrativi con iter burocratici che dureranno anni; che i soldi spesi finora in legali, progettazione ed espletamento di gara saranno persi. Che l’impresa che si è aggiudicata l’opera ci chiederà i danni e che le “nuove proprietà” interessate non daranno certamente il terreno gratuitamente.

Da ultimo l’aspetto più importante di tutta la vicenda: in tutto questo tempo perso (anni e non mesi) cosa succederà nelle vecchie “Carducci” dove bambini e insegnanti sono stipati e gli unici spazi utilizzabili (per far scuola, per mangiare, per giocare, per esperienze didattiche, ecc.) sono sempre e solo l’aula della classe? Viene dunque da chiedersi se la Lista Civica per Cambiare voglia davvero la nuova scuola elementare. O è solo un tema buono per sterili polemiche?».