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Autoconcessionarie Mercedes: a Modena 109 posti di lavoro a rischio


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picchettoNessuna  garanzia  sul  mantenimento  dei posti di lavoro. Nessuna garanzia rispetto al pagamento delle retribuzioni a partire dal primo giugno. Nessun piano  industriale, nemmeno di breve periodo. Chiusura in tempi brevi delle filiali  di  Sassuolo  e Vignola.

Operatività ridotta ai minimi termini, ad eccezione dell’officina. Risposte evasive agli acquirenti di vetture nuove, ormai disponibili in quantità limitate. 
E’   la   situazione  delle  autoconcessionarie  Mercedes  Interauto  della provincia di Modena di proprietà della famiglia Santi. Si  tratta  di  una  crisi che ricorda da vicino quella di Ford Motorstore, azienda  anch’essa di proprietà della famiglia Santi, che ha visto nel 2008 la perdita di molti posti di lavoro a Modena. Sempre   alla   famiglia   Santi   fa   riferimento  anche  la  Motor  Spa, concessionaria  unica  Ferrari  e Maserati per l’Emilia Romagna, con sedi a Modena, Bologna e Parma. Se  il  forte  calo di autovetture vendute è il detonatore di questa crisi, vengono  ora  al pettine errori gestionali, eccessi di ogni sorta e sprechi colossali,  testimoniati  dalla  faraonica  sede  di  via Cavani (20.000 mq coperti), pare costata 19 milioni di euro ed oggi in gran parte vuota. A  ciò  si  aggiunge  la possibile revoca del mandato da parte di Mercedes, cosa  che  interromperebbe  immediatamente  ogni funzionalità di Interauto, senza  peraltro  garantire l’assorbimento dei lavoratori in eventuali altre  imprese.

I  Sindacati  di categoria FILCAMS/CGIL e FIOM/CGIL sono da tempo impegnati in  un  difficile  confronto coi vertici aziendali. In assenza di tangibili risultati  è  stata  richiesta  l’apertura  di un tavolo di crisi presso la
Regione  Emilia-Romagna, occupando Interauto in Regione ben 328 lavoratrici e lavoratori. Ha  destato  stupore lo sgarbato rifiuto della casa automobilistica tedesca di  partecipare  al  tavolo di crisi, ritenendosi del tutto estranea a tale situazione.
FILCAMS  e  FIOM  hanno  quindi  inviato  una propria nota alla Cancelliera  Merkel  (in  allegato),  chiedendo  un  intervento  volto a far partecipare attivamente anche la casa automobilistica di Stoccarda a tale confronto.
A  sostegno della lotta dei 109 lavoratori e lavoratrici Interauto Mercedes operanti nel modenese sono state indette iniziative di lotta. Mercoledì  10  giugno  è  previsto  uno  sciopero  del turno mattutino, con presidio  davanti  ai  cancelli della concessionaria modenese in via Cavani 280 (zona industriale Modena Ovest).

FILCAMS/CGIL Modena        FIOM/CGIL Modena