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Malattie del fegato, la prevenzione scende in piazza a Carpi


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Un presidio mobile con medici volontari per verificare gratuitamente con un facile ed indolore test diagnostico la salute del proprio fegato: lo propone l’associazione Amici del Fegato domani – sabato 23 maggio – al centro commerciale “Il Borgogioioso” di Carpi, in occasione della seconda giornata per la prevenzione e la cura delle malattie del fegato.

Per tutta la giornata i volontari (medici, infermieri, dietisti, semplici cittadini) dell’associazione saranno a disposizione di tutti per eseguire gratuitamente il test diagnostico che misura il dosaggio delle transaminasi ed offre utili indicazioni sullo stato di salute del proprio fegato.
Al punto informativo si potrà inoltre assistere al funzionamento del Fibroscan, l’innovativo strumento diagnostico in grado di valutare la salute del fegato in modo indolore e non invasivo e inoltre. Uno strumento all’avanguardia ancora poco diffuso in Italia per il quale si potrà contribuire all’acquisto partecipando alla raccolta fondi promossa dall’associazione Amici del Fegato assieme all’Azienda USL di Modena e alla Cattedra di Gastroenterologia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

“Lo studio del fegato con il Fibroscan – spiega il dott. Stefano Bellentani, Responsabile del Centro Studi Fegato del Distretto Sanitario di Carpi – si può effettuare in modo non invasivo né doloroso in qualsiasi ambulatorio periferico, può essere ripetuto frequentemente ed è rapido: in appena 15 minuti fornisce una diagnosi certa. Consente di tenere sotto controllo l’evoluzione di alcune malattie del fegato, tra cui le epatiti, limitando fortemente il ricorso alla biopsia, ovvero al prelievo di parte del tessuto del fegato eseguito in anestesia locale”.

Punti informativi e presidi mobili come quello di Carpi ed altri che si realizzeranno in futuro mettono al centro l’importanza della prevenzione. “Purtroppo – aggiunge Stefano Bellentani – in generale manca una cultura dell’importanza dell’organo epatico, al centro di fondamentali funzioni vitali, e una debita informazione sui rischi e sugli stili di vita scorretti. E dire che per la salute del fegato la prevenzione è fondamentale perché le malattie che lo colpiscono sono spesso prive di sintomi sensibili, almeno all’inizio del loro manifestarsi, e se non curate possono condurre a situazioni gravi. Si stima che ogni anno in Italia muoiano dalle 15.000 alle 20.000 persone a causa di malattie del fegato e che queste rappresentano la quinta causa di morte nella popolazione adulta tra i 35 e i 44 anni”. È inoltre importante segnalare un significativo aumento, soprattutto nelle nostre aree, dei casi di steatosi epatica, chiamata comunemente anche ‘fegato grasso’, presente nel 30-50% della popolazione generale e che arriva fino al 90% nei pazienti obesi. Anche se non tutte le persone che hanno un fegato grasso sono realmente ammalate di fegato, rimane un problema da non sottovalutare, sia perché la percentuale di obesi nel nostro paese è significativa (18%), ma soprattutto perché si osserva da anni un trend di progressivo aumento delle persone in sovrappeso.

“Questi dati parlano chiaro e invitano tutti a riflettere sulla necessità di mettere il nostro fegato al centro dell’attenzione della ricerca e a dargli la centralità che merita” aggiunge il dott. Stefano Bellentani. Anche mediante il Fibroscan si potrà meglio tutelare la salute di tutti. L’invito a contribuire all’acquisto dello strumento, del valore di 80 mila euro, è rivolto a tutti i cittadini, alle istituzioni preposte alla ricerca e alla tutela della salute e alle imprese del territorio che vorranno contribuire alla prevenzione e alla cura delle malattie del fegato.

La campagna di raccolta fondi, coordinata da La Lumaca soc. coop., proseguirà nei prossimi mesi su tutto il territorio provinciale: per contribuire si possono effettuare donazioni mediante carta di credito sul sito dell’associazione Amici del Fegato oppure con bonifico sul conto corrente dell’associazione n.° 1400852, c/o Banca Popolare Emilia Romagna – Campogalliano (Modena) (IBAN IT13 P053 8766 6700 0000 1400 852).