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Modena: floriterapia nel trattamento della malattia degenerativa


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La settimana de “I percorsi del cuore e della memoria” continua il 26 settembre con un approfondimento sulle terapie alternative nella cura dell’Alzheimer. L’appuntamento è per le 15.00 all’Ex Ospedale estense con l’incontro di Caffè Alzheimer dedicato alla floriterapia nel trattamento della malattia degenerativa. L’incontro, organizzato dall’associazione G.P. Vecchi, sarà condotto da Gabriele Krauser, Presidente del registro italiano di Floriterapia.


A Modena sono 40.786 gli anziani con più di 65 anni al 31 dicembre 2007 (24.095 donne e 16.691 uomini), pari al 22,7% della popolazione residente (nel 2001 erano 37.766, pari al 21,34%). Sono 20.571 gli anziani con più di 75 anni (13.051 donne e 7.520 uomini ), pari all’ 11,4% della popolazione (nel 2001 erano 18.677, pari al 10,5%). L’indice di vecchiaia – rapporto di composizione tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e la popolazione più giovane (0-14 anni) – considerando la sola popolazione italiana residente è in progressivo aumento, passando da un valore pari a 194 (nel 2001) al 206,9 (nel 2007), indice di un progressivo invecchiamento della popolazione italiana, che proseguirà e si accentuerà nel futuro.

Tra le patologie che provocano un accelerato decadimento cognitivo, c’è la malattia di Alzheimer. Essa si sviluppa lentamente nelle persone e spesso i sintomi che la contraddistinguono non sono facilmente riconoscibili, pertanto la diagnosi di malattia viene effettuata quando i pazienti sono già da tempo affetti da tale patologia. Da questa considerazione si può comprendere come i dati sulla diffusione della malattia nel nostro Distretto non possono essere che proiezioni stimate e non numeri esatti. Si stima che circa 3700 persone anziane siano affette da demenza nel nostro Distretto, più del 50% di esse affette da Alzheimer. Sono stimati in circa 650 i nuovi casi annui di demenza nel distretto. Circa l’85% dei pazienti affetti da demenza ha un età superiore ai 75 anni e il 75% dei casi è costituito da donne (anche in considerazione alla maggiore età media delle donne). Come è noto la malattia comporta una assistenza sociale ventiquattro ore su ventiquattro in quanto il paziente perde completamente l’autosufficienza, mentre non sono generalmente efficaci interventi strettamente sanitari o medici.

Per informazioni dettagliate sul programma de “I percorsi del cuore e della memoria” è possibile collegarsi al sito web dei Piani per la salute.