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Positività alla West Nile Disease in alcuni cavalli in provincia di Ferrara


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L’Istituto Zooprofilattico di Teramo, Centro di riferimento nazionale per le malattie esotiche, ha confermato l’infezione da virus West Nile in cavalli di alcune scuderie localizzate nella Provincia di Ferrara. L’Istituto ha confermato la presenza dell’infezione anche in volatili selvatici provenienti dalla stessa provincia, esaminati
nell’ambito del piano regionale di monitoraggio della fauna selvatica.

La West Nile è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex. Il virus si mantiene nell’ambiente attraverso il continuo passaggio fra le zanzare e gli uccelli selvatici, nei quali può provocare anche una significativa mortalità, e occasionalmente può essere trasmesso a diversi animali e all’uomo. In genere nei mammiferi l’infezione è asintomatica: tuttavia nei cavalli può presentarsi talvolta sintomatologia clinica di tipo neurologico e anche nell’uomo il virus West Nile è responsabile di malattia clinica in una percentuale molto bassa di casi. Sia negli uomini che nei cavalli però la
persistenza e la quantità di virus nel sangue non sono sufficienti a causare ulteriori contagi. Infatti l’uomo, come il cavallo, è un ospite cosiddetto “finale” e la zanzara non può in alcun
modo trasmettere la malattia da uomo a uomo, da cavallo a cavallo o da cavallo a uomo. Nelle persone la West Nile Disease è molto spesso
asintomatica (in oltre l’80% dei casi) o si manifesta con sintomi lievi aspecifici; in casi rari (meno dell’1%), soprattutto in persone anziane o
con deficit immunitario, si possono presentare forme più gravi con sintomi di tipo neurologico (encefalite o meningoencefalite).
I cavalli svolgono un ruolo importante come segnale della presenza del virus nel territorio, dal momento che possono mostrare sintomi dell’infezione.

La sorveglianza. Mentre proseguono gli accertamenti sulla presenza del virus nel
ferrarese, la Regione e le Aziende Usl, in particolare quella di Ferrara, hanno già messo in atto un sistematico programma di sorveglianza per approfondire le conoscenze sulle dimensioni e l’entità del fenomeno. Il programma è stato definito in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e
dell’Emilia-Romagna, sentiti il Centro di riferimento di Teramo e il Ministero della Salute.
Le prime misure impartite alle Aziende Usl riguardano la sorveglianza veterinaria su equidi e volatili selvatici e la sorveglianza umana, in
particolare su lavoratori impiegati nelle scuderie interessate da casi di infezione nei cavalli, e su tutti i casi sospetti di encefalite o meningoencefalite virali osservati in ambito regionale. Gli esami di laboratorio sono eseguiti dal Centro regionale di riferimento per le
emergenze microbiologiche (CRREM) del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna. Ad oggi, non è stato segnalato alcun caso umano riferibile ad infezione da West Nile virus.
Accanto alle misure di sorveglianza veterinaria e umana, sono già programmati interventi per la sorveglianza e la lotta all’insetto vettore. Le zanzare del genere Culex sono abbondantemente presenti in aree rurali e hanno abitudini prevalentemente notturne. In particolare, nelle
zone interessate dal fenomeno in corso, oltre a quanto già messo in atto in questi mesi nell’ambito del Piano regionale per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue, sono programmati
interventi di disinfestazione con adulticidi in occasione di manifestazioni pubbliche (sagre, fiere e simili) che si svolgono in aree aperte, soprattutto se fuori dai centri urbani e in presenza di vegetazione o vicinanza di corsi o raccolte d’acqua. E’ stata poi attivata la sorveglianza entomologica, che prevede la cattura di esemplari di zanzara da sottoporre ad analisi per la ricerca del virus. Si ricorda infine l’importanza di adottare misure di protezione
individuale dalle punture di zanzare: questo è infatti il mezzo più efficace per ridurre il rischio di contrarre il virus.