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Cnel: la ‘fotografia’ del mercato del lavoro 2003


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Una ‘fotografia’ del mercato del lavoro dalla quale emergono non poche novità rispetto agli stereotipi della domanda e dell’offerta dell’occupazione: è quella scattata dal Cnel e relativa al 2003.

Sesso: dei 225 mila posti di lavoro creati nel 2003, 129 mila sono andati alle donne e 97 mila agli uomini. L’incremento della componente femminile è stato dell’1,6% (era stato del 2,2% nel 2002), contro lo 0,7% maschile (+1% nel 2002).
Inoltre, dei 67 mila disoccupati in meno, 47 mila sono donne e 20 mila sono uomini.
Età: ben 180 mila dei 225 mila nuovi posti di lavoro sono andati a persone con 50 o più anni, rafforzando una tendenza già in atto. Una tendenza trainata non soltanto dalla demografia e dalla normativa previdenziale, ma anche da cambiamenti nelle condizioni di salute, nella composizione delle famiglie, nei bisogni di redditi e nel modo di affrontare il rapporto fra durata della vita e del lavoro.
Istruzione: 225 mila nuovi posti sono andati tutti a persone con titoli di studio universitari o superiore, che hanno rimpiazzato occupati con livello di istruzione medio o elementare. Fra gli occupati complessivi del 2003, infatti, troviamo 595 mila persone in più con istruzione alta e 370 mila in meno con istruzione bassa. Resta però contenuto il livello di istruzione generale del mondo del lavoro italiano, dove solo il 12,9% degli occupati ha un titolo universitario.
Settori: sui 225 mila nuovi posti, 84 mila sono stati creati nei servizi e sono andati praticamente tutti alle donne, 75 mila nel commercio (di cui 59 mila alle donne), 61 mila nelle costruzioni (appena 2 mila alle donne) e 26 mila nell’industria (4 mila alle donne). L’agricoltura, invece, ha perso 20 mila posti, quasi tutti fra le donne. Anche nella pubblica amministrazione l’occupazione eèdiminuita di 31 mila unità.
Autonomi: nel 2003, 197 mila posti sono andati ai lavoratori dipendenti, che hanno così superato i 16 milioni, e 28 mila agli indipendenti, arrivati a 6 milioni. Gli incrementi maggiori si sono registrati fra dirigenti e impiegati (rispettivamente, +3,9% e +2,1%). Le donne sono cresciute a un tasso quadruplo fra i primi e doppio fra i secondi.
Territorio: dei 225 mila posti di lavoro creati, 144 mila sono andati al Nord, 70 mila al Centro e appena 11 mila al Sud.
La dinamica, quindi, rispetto al 2002, è migliorata al Nord (dall’1,1% all’1,3%), mentre è un pò peggiorata al Centro (dall’1,8% all’1,6%) e maggiormente cedente al Sud (dall’1,9% allo 0,2%).
Tipologia: i rapporti a tempo indeterminato sono arrivati a 14 milioni 464 mila, con un aumento di 178 mila unità rispetto al 2002 (+1,25%). I rapporti a tempo determinato hanno raggiunto un milione 583 mila, con un incremento di 20 mila unità (+1,28%), che ha fatto lievemente aumentare la loro quota sul totale portandoli fino al 9,9%.