Nelle superiori gli iscritti alle scuole statali (più il Fermi che è della Provincia) sono passati da 24.028 a 24.991, ai quali si aggiungono 610 studenti delle private paritarie per un totale di 25.601. L’aumento complessivo è di 40 classi, da 1.133 a 1.173, ma già lo scorso anno erano cresciute di 11 unità.
L’aumento, confermando la tendenza, è concentrato soprattutto nei licei dove nelle prime si è registrata un’ulteriore crescita di iscrizioni e l’aumento di 13 classi (complessivamente le prime sono passate da 263 a 285 classi). Oggi i licei sono frequentati da quasi uno studente su tre passando nel giro due anni dal 30,4 al 32,5 per cento con 8.330 studenti, due terzi dei quali (5.619 studenti) nell’indirizzo scientifico. L’indirizzo artistico rimane intorno al 4 per cento con 1.012 studenti.
Tengono gli istituti tecnici che sono frequentati da quattro studenti su dieci (passano in due anni dal 41,6 al 40,4 per cento) con una flessione più accentuata nell’indirizzo industriale dove nel biennio le classi passano da 198 a 187 (gli studenti sono 4.203). Anche tra i professionali, che scendono dal 24,2 al 23,1 per cento, l’indirizzo più penalizzato è quello industriale: da 159 a 156 classi nel giro di due anni.