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Lezioni agli sgoccioli, il 16 parte maturità


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Rush finale per gli studenti
italiani. L’anno scolastico è ormai agli sgoccioli e si
avvicina il fatidico appuntamento con gli esami di maturità.

Le lezioni per le scuole di ogni ordine e grado
termineranno, infatti, secondo i calendari messi a punto dalle
singole Regioni, fra il 5 e il 16 giugno (ad eccezione delle
materne che rimarranno aperte in tutta Italia fino al 30 giugno)
mentre il primo rendez vous con gli esami di stato è fissato
per metà giugno.

I primi ad andarsene in vacanza saranno i ragazzi di
Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia,
Marche, Toscana e provincia autonoma di Trento dove le attività
didattiche si concluderanno il 5 giugno.


Via via si aggregheranno gli studenti di Basilicata,
Piemonte, Veneto (8 giugno), Puglia, Sardegna (9 giugno),
Campania, Molise, Umbria e Valle d’Aosta (10), Liguria (11),
Calabria, Lazio (12), Sicilia (14). Gli ultimi a lasciare i
banchi dovrebbero essere gli alunni della provincia autonoma di
Bolzano per i quali la campanella di fine anno suonerà il 16
giugno.


La prossima tornata elettorale (amministrative ed europee),
tuttavia, potrebbe accelerare i tempi del relax per tanti
studenti: le scuole sede di seggio elettorale, infatti,
potrebbero anticipare la chiusura di qualche giorno per
consentire l’allestimento dei locali.

Nessuno sconto in vista invece per l’esercito di maturandi –
circa 480 mila ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori,
statali e paritarie – che si appresta a prendere il diploma.

Per loro l’ora x scatterà il 16 giugno quando è in
calendario la prima prova scritta, quella di italiano, che
riguarda tutti gli indirizzi. Il giorno dopo, il 17 giugno,
toccherà alla seconda prova mentre la terza (quella preparata
dalle commissioni) li aspetterà al varco lunedì 21 giugno.

Quest’anno, per la seconda prova scritta, gli studenti del
liceo Classico dovranno cimentarsi con il greco, i colleghi
dello Scientifico con la matematica e quelli del liceo
Linguistico con la lingua straniera.


La lingua stranierà è stata scelta anche per molti altri
indirizzi nei quali i piani di studio lo consentono. La presenza
più diffusa di questa materia tra le prove scritte – ha
spiegato al momento della scelta il ministero – intende
sottolineare l’importante ruolo delle lingue straniere nella
scuola riformata e nel processo di allineamento del nostro
sistema educativo a quelli europei. Ampio spazio è stato
riservato anche a quelle che il ministero ha definito materie
“tecnico-professionalizzanti” tipo economia aziendale o
marketing.


Le commissioni d’esame saranno interamente formate dagli
insegnanti interni, a eccezione del presidente che sarà un
esterno. In tutta Italia le commissioni saranno circa 6.000,
ognuna composta di 6 membri (che diventano 8 negli indirizzi
sperimentali e linguistici).